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Cosmetica non è solo usare prodotti green ma dedicare tempo a se stessi

La cosmetica nasce dall'esigenza di sentirsi belle ma usare prodotti bio non basta, il segreto è trovare il tempo per prendersi cura di sé

Natura, tradizione e ricerca scientifica sono i tre pilastri della cosmetica, in particolare di quella green, sempre più richiesta e utilizzata dai consumatori di tutto il mondo, che amano prendersi cura di se stessi utilizzando prodotti eco friendly che rispettano la natura.

Ma cosa sono esattamente i cosmetici? La legge italiana dell’undici ottobre 1986 li definisce così: “per prodotti cosmetici si intendono le sostanze e le preparazioni, diverse dai medicinali, destinate a essere applicate sulle superfici esterne del corpo umano (epidermide, sistema pilifero e capelli, unghie, labbra, organi genitali esterni) oppure sui denti e sulle mucose della bocca allo scopo, esclusivo o prevalente, di pulirli, profumarli, modificarne l’aspetto, correggere gli odori corporei, proteggerli o mantenerli in buono stato”.

La definizione è assolutamente pertinente ma non racconta tutta la storia della cosmetica, che porta in sé valori naturali e sociali ben più complessi. Possiamo far risalire le origini della cosmetica ai tempi dei Sumeri e da allora è sempre servita da amplificatore e correttore degli aspetti corporei dell’essere umano, legati inevitabilmente al ciclo biologico naturale e alle esigenze di accoppiamento, prima per propria soddisfazione e poi per procreazione.

I riti di accoppiamento svolgono un ruolo centrale nel mondo vegetale, animale e umano. Così come le piante – che non praticano l’autoimpollinazione – attraverso i colori e gli odori attirano gli agenti esterni che trasporteranno il polline dalla parte maschile alla parte femminile della pianta, anche gli esseri umani utilizzano la cosmesi per amplificare o celare i propri colori e i propri odori e attrarre l’altro sesso.

Come il fiore si schiude e sfoggia i suoi colori più sgargianti per far avvicinare gli agenti esterni che trasporteranno il polline, così uomini e donne si preparano all’incontro curando il proprio corpo: ciò si riflette nell’impegno profuso nel pettinarsi, profumarsi, radersi o curare la barba, sbiancare al massimo i denti e molto altro: tutte queste operazioni di esaltazione della propria bellezza prevedono l’uso di cosmetici.

Questi riti, comuni a tutti noi, venivano già praticati anticamente. La civiltà sumera ci ha lasciato in eredità graffiti che riproducono il bagno delle donne prima della “conoscenza”, ovvero del rapporto intimo con un uomo. Allora molte schiave o subordinate preparavano la padrona alla sua prima volta, iniziando con il bagno rituale, passando poi per il massaggio e terminando con acconciatura e trucco; seguiva poi il rito della vestizione. Se ci pensiamo, anche oggi succede la stessa cose alla sposa.

Con modalità diverse, tale “rito” è sempre stato praticato anche dalla parte maschile e si è spinto fino ai nostri giorni passando per tutte le civiltà, le religioni, le epoche e le razze. Ancora oggi in alcune parti del mondo i giovani uomini vengono preparati al loro primo accoppiamento utilizzando dei cosmetici.

L’uso della cosmetica, quindi, è antica quanto l’essere umano benché non riusciamo a immaginarlo, forse perché siamo abituati a pensare ai cosmetici come barattoli e flaconi che si acquistano al supermercato o in erboristeria e non alle foglie essiccate di una pianta, alle sue radici o semplicemente ad argilla e acqua.

La cosmetica è una storia vecchia di oltre 4000 anni e nel 2021 il giro d’affari mondiale raggiungerà i 500 miliardi di euro, posizionandola tra i primi dieci mercati mondiali per fatturato.

Molti elementi sono giunti fino a noi. Pensiamo all’uso del colore rosso, che rappresenta passione, sangue, guerra e tradimento: lo troviamo nei prodotti cosmetici più venduti al mondo che servono a mettere in risalto le zone più sensuali del corpo: rossetto per le labbra, smalto per le unghie delle mani e dei piedi, tintura per capelli. Potremmo continuare parlando degli ombretti per mettere in risalto gli occhi, o del biondo dei capelli che rievoca miti storici.

Tuttavia, a giocare un ruolo fondamentale è la pelle, l’organo più esteso e più sensibile del corpo. La sua cura è quasi maniacale perché durante l’accoppiamento è il principale veicolo delle sensazioni di piacere. Dalla depilazione, all’idratazione, al rassodamento vengono usati preparati cosmetici da sempre: creme, unguenti, pomate, cataplasmi e impacchi.

Con il trascorrere del tempo si sono persi, o perlomeno sono notevolmente diminuiti, il tempo e il silenzio riservati alla cura di sé, quei momenti preziosi in cui attraverso il corpo ci si prendeva cura anche della propria anima per raggiungere un benessere psico-fisico che allontanasse lo stress. Sfortunatamente oggi i ritmi frenetici della vita quotidiana sono in contrasto con il nostro ritmo biologico e difficilmente riusciamo a concederci uno spazio tutto per noi, nel quale rilassarci e godere dei rituali di bellezza. Non ci riusciamo neppure quando ci affidiamo a professionisti come parrucchiere ed estetista.

Le piante ci vengono in soccorso per regalarci quel benessere di cui abbiamo bisogno, sia se contenute nei cosmetici che se usate per piccoli “fai da te”. Grazie alle loro proprietà benefiche, ci aiutano a ritrovare il nostro tempo naturale, quel luogo in cui riscoprire la nostra intimità perché, come spesso si dice, non possiamo piacere agli altri se non piacciamo a noi stessi e non possiamo donarci agli altri se non abbiamo equilibrio interiore.

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