Home News Italia Apocalisse Xylella, il docu-film sulla tragedia degli ulivi in Puglia

Apocalisse Xylella, il docu-film sulla tragedia degli ulivi in Puglia

Paola Ghislieri dà voce ad agricoltori, agronomi e frantoiani che sperimentano gli effetti devastanti della Xyella Fastidiosa

Come era la Puglia e come è diventata dopo la devastazione degli ulivi a causa della Xylella è il tema di un docu-film realizzato da Paola Ghislieri che vive a Ginevra ma con radici e cuore nella sua regione d’origine.

“Xylella Fastidiosa – L’Apocalisse del Salento” è l’opera (corredato di sottotitoli in inglese) realizzata da questa giovane cineasta figlia di un piccolo imprenditore titolare di un’Azienda Agricola sita tra Oria e Latiano.

Ed è stata la disperazione letta negli occhi del padre e di altri agricoltori che, a causa della Xylella, hanno visto morire i propri ulivi, la molla che l’ha spinta a fare questo reportage (realizzato tutto in house in solo tre settimane, in uno dei suoi rientri in Italia dai genitori) su questo dramma che sta segnando pesantemente l’economia e il paesaggio della vicina Puglia.

“Sono italiana ma vivo in Svizzera – racconta Paola – Mio padre ha un’Azienda Agricola in Puglia, che gli ha lasciato la nonna. L’ho visto disperato per la Xylella che ha colpito i suoi olivi e ho deciso di fare un reportage su questo problema che coinvolge l’ambiente, il paesaggio, il turismo e l’olivicoltura. L’immagine della Puglia era il verde degli olivi, ora non lo è più. Il batterio è anche stato identificato in Corsica, nel Sud della Francia, in Spagna e in Portogallo. Se non si trova una cura, la Xylella continuerà a diffondersi in Europa e potrebbe anche attaccare il resto dell’Italia”.

Paola Ghislieri (che ha studiato Media Arts a Royal Holloway University in Inghilterra e si è specializzata in Cinematografia, con esperienza in una piccola società di produzione londinese e per diversi anni alla Walt Disney) ha così dato voce ad agricoltori, agronomi, frantoiani e addetti ai lavori da cui emerge un timido segno di speranza per una nuova olivicoltura, sebbene al paesaggio della Puglia, in particolare del Salento, mancherà il fascino dei suoi olivi centenari.

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