SmartGreen Post entra in una nuova fase

Dopo due anni di duro ma proficuo lavoro è giunto il momento di passare a uno step successivo, puntando principalmente all’internazionalizzazione del blog.

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© Bruno Wolff on Unsplash

Due mesi fa ho iniziato questa nuova ed entusiasmante avventura che mi permette di assecondare la mia indole green plasmatasi nei preziosi anni trascorsi in Paesi con una elevata impronta ecologica, quali la Germania e la Svizzera. Vorrei, in primo luogo, ringraziare il fondatore di SmartGreen Post, Mario Telesca, per avermi convintamente affidato la direzione di questo ambizioso progetto, che io mi impegnerò a portare avanti egregiamente con dedizione.

In secondo luogo, vorrei esprimere la mia più sincera riconoscenza ai collaboratori che continuano con costanza a scrivere per SmartGreen Post mostrando un lodevole spirito collaborativo nei miei confronti nonostante io sia entrata da poco in squadra; mi preme altresì ringraziare anche coloro i quali che, per via del soccombere di ulteriori impegni lavorativi e personali, hanno dovuto rinunciare a offrire il loro fondamentale contributo personale per il nostro blog.

Infine, desidero dare il benvenuto alle due nuove collaboratrici che hanno cominciato a scrivere per SmartGreen Post poco dopo il mio incarico. Sono fiduciosa che questa ondata di aria fresca gioverà al blog e sarà un’opportunità di ulteriore crescita verso nuovi e più ampli orizzonti.

Ho ritenuto opportuno dedicare questo ottavo numero del magazine al tema della transizione nel senso più lato del termine. Dal latino transitio (derivato di transire «passare»), il termine indica un passaggio da una condizione o situazione a una nuova e diversa: SmartGreen Post si trova, infatti, in un periodo di transizione in cui più che mai contiamo sul sostegno dei nostri lettori. Ogni cambiamento implica uno sforzo notevole e presuppone soprattutto un grande coraggio per affrontare nuove sfide. Iniziare un nuovo cammino spaventa. Ma dopo ogni passo che si percorre ci si rende conto di come era pericoloso rimanere fermi. Qualsiasi transizione richiede tempo, pazienza e perseveranza; è un cammino lento, non uno scatto da maratoneta.

Per migliorare bisogna cambiare.
(Winston Churchill)

L’obiettivo principale da raggiungere nel medio termine è quello di internazionalizzare il progetto, dando una spinta propulsiva al sito in lingua inglese del blog. A tal proposito stiamo vagliando proposte di collaborazione dall’estero, nonché la possibilità di una newsletter in altre lingue.

Anche la transizione ecologica attualmente al centro del dibattito politico europeo (e non solo) è un cammino altrettanto lungo e complesso. L’interessante intervista esclusiva della nota rivista tedesca Der Spiegel al Ministro Roberto Cingolani – che proponiamo integralmente in questo numero – mette in evidenza proprio questo aspetto.

Il messaggio che intendiamo trasmettere ai nostri lettori è che questo impegnativo cammino di transizione va affrontato insieme, perché l’unione fa la forza! Se ognuno di noi nel proprio piccolo contribuisce con dei piccoli gesti (per esempio evitare un uso irrazionale dei condizionatori nella stagione estiva appena iniziata come consiglia ENEA) a fare del bene al nostro Pianeta e all’umanità, l’obiettivo è sicuramente perseguibile. Occorre a mio avviso un cambio di passo che debba partire dal Legislatore per colmare i vuoti costituzionali (non solo in Italia, si pensi anche al referendum in Svizzera dello scorso 13 giugno i cui quesiti ambientali sono stati bocciati) riguardo al tema della sostenibilità, una sfida a tre dimensioni: sociale ed economica oltre che ambientale. Bisogna, inoltre, gradualmente entrare nell’ottica aziendale secondo cui uno scarto può essere considerato una risorsa.

Concludendo, è necessario lavorare sulle coscienze di ognuno, incentivando e promuovendo iniziative di informazione e educazione ambientale e, soprattutto, inserendo l’ecologia tra le discipline scolastiche obbligatorie. Introdurre negli ambienti scolastici progetti di educazione ambientale suddivisi per età e competenze è importante, perché permette di tradurre concetti scientifici complessi in un linguaggio più accessibile, e innescare un cambiamento positivo. SmartGreen Post cerca di fare proprio questo da oltre due anni: contribuire costantemente allo sviluppo di una coscienza collettiva sostenibile. Da ora in poi, più che mai, anche al di là dei confini nazionali del Belpaese!

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