Venezia, il Green Drop Award 2024 va a “Vermiglio” e “Ainda Estou Aqui”

Ai film “Vermiglio” di Maura Delpero e “Ainda Estou Aqui” di Walter Salles, in concorso alla 81ma Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, è andato il “Green Drop Award” 2024 di Green Cross Italia, giunto alla tredicesima edizione, il premio destinato alle produzioni cinematografiche incentrate sulla sostenibilità ambientale.

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© Mfoddo on Pixabay

Il premio, la goccia di vetro di Murano realizzata dal maestro Simone Cenedese, contiene quest’anno la terra della casa natale di Rachel Carson, a Springdale, nei pressi di Pittsburgh, in Pennsylvania.

“Ci sono stati due titoli che hanno rappresentato i valori e la mission di questo premio”: con queste parole la giuria d’onore presieduta da Simone Gialdini, direttore generale ANEC – Associazione Nazionale Esercenti Cinema, ha annunciato i vincitori di questa edizione.

Vermiglio per aver rappresentato, con echi poetici che richiamano il cinema di Ermanno Olmi, un mondo rurale che vive secondo il ritmo delle stagioni scandito dalla natura, dando vita a una narrazione che, oltre a recuperare memorie e valori di una società contadina ormai scomparsa, diviene un significativo apologo sulla modernità. Un’opera nella quale le montagne sono sfondo di ogni inquadratura fino a diventare protagoniste quanto gli interpreti, e descrivendo un paesaggio che oggi sta rapidamente cambiando sotto i nostri occhi, proprio in Trentino, coi ghiacciai che scompaiono, boschi abbattuti dalle tempeste e rinsecchiti dal bostrico.

Una produzione cinematografica, infine, che, vale la pena segnalare, unisce alla tensione etica della narrazione quella tecnica e tecnologica di abbattere i suoi impatti e certificare la sostenibilità di ogni processo, nel rispetto dell’ambiente e delle generazioni future.

Ainda Estou Aqui perché unisce il tema portante  della resilienza civile, al percorso della protagonista come attivista dei diritti civili – negli stessi anni in cui in Brasile si assiste, per esempio, alla campagna di perimetrazione dei territori della foresta amazzonica – ribadendo una volta di più, come i valori che riguardano l’umanità non siamo mai distanti e non possano essere disgiunti da un processo di crescita democratica e in generale come l’etica umana sia l’unica via di salvezza per il nostro pianeta.

Il Green Drop Award assegnato al film “Vermiglio” è stato ritirato da Francesca Andreoli, produttrice del film, stamattina all’Hotel Excelsior, alla Terrazza Cinematografo:

<<Questo premio, per me, ha un significato particolare perché è il primo premio ricevuto da “Vermiglio” che rappresenta il primo film prodotto da Cinedora, la mia nuova casa di produzione che ho fondato pochi anni fa con i miei soci Leonardo Guerra Seràgnoli, Santiago Fondevila e Maura Delpero. Questo primo premio a “Vermiglio” mi fa capire che abbiamo imboccato la strada giusta e che sicuramente cercheremo di seguire, anche nei prossimi film, negli anni a venire.

© Ufficio Stampa Greenfactor srl

“Vermiglio” è stato un progetto produttivamente molto stimolante, ma anche molto impegnativo per rispettare il ciclo temporale della storia che la regista (Maura Delpero) voleva raccontare, abbiamo deciso di girare davvero nel corso delle quattro stagioni: in questo modo abbiamo mostrato l’interno ciclo di vita del passaggio di tempo e delle stagioni del luogo. Il luogo è protagonista di questa storia, le montagne ricordano all’uomo quanto infondo sia piccolo rispetto all’immensità della natura, una natura che ci dobbiamo impegnare sempre di più a conservare e a rispettare, e in questo i protocolli di mobilità ambientale che sono stati studiati ed implementati in questi anni sono finalmente diventati uno strumento importantissimo ed imprescindibile per l’industria cinematografica e audiovisiva.

La qualità del film di Maura Delpero, ciò che ci ha convinto con entusiasmo a produrlo, è che racconta una storia molto intima e personale, racconta la storia della sua famiglia, del suo paese di origine, ma lo racconta esprimendo e descrivendo emozioni che pensiamo possano essere universali e condivisibili da tutti noi. Questa unione di particolare e universale ci è sembrata una qualità importantissima del film che meritava di essere prodotta e di diventare film.>>

Il Green Drop Award, nato nel 2012, è il premio collaterale che Green Cross – l’organizzazione fondata oltre trent’anni fa dal premio Nobel Mikhail Gorbaciov e introdotta in Italia da un altro Nobel, la professoressa Rita Levi Montalcini – assegna al film, tra quelli in gara nella selezione ufficiale del Festival, che interpreta meglio i valori dell’ecologia, dello sviluppo sostenibile e della cooperazione fra i popoli. Il Green Drop Award non è solo un premio ai meriti artistici ma anche un riconoscimento che vuole segnalare al pubblico, alla stampa, agli insegnanti nelle scuole e ai giovani quelle opere che aiutano a riflettere e ad aumentare la nostra consapevolezza per uscire dalla crisi ecologica.

I vincitori sono stati designati dalla Giuria d’onore composta da Simone Gialdini (presidente di giuria), direttore generale Associazione Nazionale Esercenti Cinema (ANEC); Giuliana Fantoni, presidente Federazione Cinema d’Essai – Fice; Carlo Giupponi, professore ordinario di Economia ambientale e applicata presso il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia; Patrizia Lombardi, prorettrice del Politecnico di Torino e presidente della Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile – RUS; e Bepi Vigna, fumettista, scrittore e regista italiano, già vincitore di un Green Drop Award (per il cortometraggio “Nausicaa” nel 2017).

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