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Madre Terra è nelle nostre mani!

A pochi giorni dalla Giornata Mondiale della Terra esce il dodicesimo numero del magazine di SmartGreen Post dedicato alla nostra Madre Terra, fonte di vita. Le azioni e le abitudini sconsiderate dell'uomo stanno mettendo seriamente a rischio il Pianeta e con lui la nostra stessa sopravvivenza. Noi di SmartGreen Post miriamo a sensibilizzare e aumentare la consapevolezza su quel che sta accadendo, promuovendo stili di vita e azioni più ecosostenibili con l'obiettivo di proteggere noi stessi e la nostra Madre Terra.

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Da tempo immemorabile la Terra ci ha ospitati, nutriti, curati. Il Mito ci racconta il rapporto tra la Natura e la Divinità che governava i cicli di vita-morte-rinascita e di come abbiamo voluto staccarci dai ritmi di Gaia (detta anche Gea), la dea primordiale che personificava la Terra nella mitologia greca.

La brama di potere e l’ossessione di dominio hanno prodotto effetti letali per l’Umanità e le presunte “correzioni” producono squilibri ancora più gravi. Non possiamo illuderci che la nostra salute, intesa come benessere psicofisico, possa essere affidata a manipolazioni che operano al di fuori e contro la Natura. Dobbiamo ritrovare la comprensione del rapporto profondo che abbiamo con la Terra e attingere alle sue energie vitali mediante una sapienza nuova.

Penso all’inno omerico “A Gea” (XXX), dedicato alla dea primigenia dall’inesauribile forza creatrice, considerata nella religione greca l’origine stessa della vita:

Gea io canterò, la madre universale, dalle salde fondamenta,
antichissima, che nutre tutti gli esseri 
[…]
Grazie a te gli uomini sono fecondi di figli, e ricchi di messi
signora; è in tuo potere dare o togliere la vita
agli uomini mortali…

Nonostante il progredire della visione patriarcale del cosmo, ciò che rende santa la Terra, il suo potere di generare e preservare la Vita, continua a essere riconosciuto e venerato fra popoli di cultura diversa.

Il culto della Madre Terra, un viaggio alle origini del mito

Madre Natura è la personificazione della natura. Conosciuta anche come Madre Terra, è la comune personificazione della natura focalizzata intorno agli aspetti di donatrice di vita e di nutrimento, incarnandoli nella figura materna.

In età preistorica le dee erano venerate per la loro associazione con la fertilità, la fecondità e l’abbondanza agricola. Le sacerdotesse mantenevano il dominio di vari aspetti religiosi delle civiltà Inca, Assira, Babilonese, Slava, Germanica, Romana, Greca e Indiana e per millenni prima dell’inizio delle religioni patriarcali.

La Grande Madre, anche Grande Dea, o Dea Madre, è una divinità femminile primordiale, rinvenibile in forme molto diversificate in una vasta gamma di culture, civiltà e popolazioni di varie aree del mondo a partire dalla preistoria.

La sua figura, che rimanda al simbolismo materno della nascita, della creatività e della fertilità, continuò ad essere conosciuta ad esempio dai Fenici come Ashtoreth, in Mesopotamia come Ishtar, dai Semiti come Astarte, in Arabia come Atar, dagli Egizi come Hathor, dai Greci e dai Romani come Cibele, ed altre ancora.

Connessa al culto della Madre Terra, essa esprimeva l’interminabile ciclo di nascita-sviluppo-maturità-declino-morte-rigenerazione che caratterizzava sia le vite umane, sia i cicli naturali e cosmici. Nella mitologia andina è conosciuta come Pachamama, tra gli aborigeni australiani come Kunapipi.

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Perché è importante dedicare una giornata ad hoc alla nostra Madre Terra

La Giornata Mondiale della Terra indica il giorno in cui si celebra l’ambiente e la salvaguardia del pianeta Terra. Le Nazioni Unite celebrano questa ricorrenza ogni anno, un mese e un giorno dopo l’equinozio di primavera, il 22 aprile. La celebrazione coinvolge oggi 193 paesi. La Giornata della Terra nacque, in effetti, dalla pubblicazione, nel 1962, del libro manifesto ambientalista “Primavera silenziosa”, della biologa statunitense Rachel Carson, un libro che ha rappresentato un momento di svolta, in quanto ha sensibilizzato l’opinione pubblica sulle preoccupanti situazioni ambientali e gli inestricabili legami tra inquinamento e salute pubblica.

Ma la svolta ci fu solo nel 1969 in seguito al disastro ambientale causato da uno sversamento di petrolio dal pozzo della Union Oi al largo di Santa Barbara, in California. Il senatore Nelson in quell’occasione sottolineò come:

Tutte le persone, a prescindere dall’etnia, dal sesso, dal proprio reddito o provenienza geografica, hanno il diritto ad un ambiente sano, equilibrato e sostenibile”.

Fu così che il 22 aprile 1970 su invito dello stesso senatore, 20 milioni di cittadini americani scesero in piazza per manifestare in difesa della Terra.

Così è nata la Giornata della Terra e pensate che, già all’epoca, si parlava di “una questione di sopravvivenza”. Oggi, dopo 52 anni, non possiamo che constatare che la situazione è peggiorata e c’è tantissimo da fare per salvare il Pianeta e noi stessi.

Anche noi di SmartGreen Post, con i mezzi che abbiamo, facendo informazione e suggerendovi azioni concrete che aiutino il Pianeta, lavoriamo ogni giorno per il bene della nostra Madre Terra. Una giornata sicuramente non può bastare ma è comunque un inizio, soprattutto se ogni anno proprio in questa occasione si riesce a sensibilizzare nuove persone sull’importanza di invertire la rotta, adottando un cambiamento che in primis deve partire dalle nostre vite quotidiane, attraverso delle piccole scelte che lo sono solo apparentemente ma che in realtà possono fare la differenza.

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Questa giornata deve essere dunque di stimolo per ricordarci l’obiettivo finale, da raggiungere gradualmente giorno dopo giorno: un mondo in cui le fonti rinnovabili sostituiscano le fossili, vi siano consumi più sostenibili, non si utilizzino più pesticidi tossici, vi sia equità nella distribuzione delle risorse, non si sfruttino gli animali, né coltivazioni intensive distruggano preziose foreste o terre indigene.

Le istituzioni educative pubbliche e private hanno un ruolo fondamentale nella formazione dei piccoli già a partire dalla più tenera età e sono molti, effettivamente, i progetti educativi mirati all’ecosostenibilità. Un ruolo altrettanto importante hanno i genitori e le famiglie, che devono prendersi la responsabilità di educare all’amore di Madre Terra e dei suoi figli.

Noi apparteniamo alla Terra, non è la Terra ad appartenere a noi. E come noi tutta l’umanità e ogni forma di vita appartiene alla Terra: piante e foreste, frutti e fiori, e ancora fiumi, monti, animali d’ogni specie. San Francesco d’Assisi la chiamava sorella e madre, che ci governa e dà sostentamento.

Anche Papa Francesco nell’enciclica “Laudato si’!” invita con forza tutta l’umanità a custodire la casa comune che è sorella e Madre Terra mediante il mandato biblico di “custodire e coltivare” il giardino del mondo (LS67).

Dimentichiamo che il nostro stesso corpo è costituito dagli elementi del pianeta, la sua aria è quella che ci dà il respiro e la sua acqua ci vivifica e ristora.

Concludendo, fare del male alla nostra Madre Terra equivale a fare del male a noi stessi, o meglio più che alla Terra – che in qualche modo continuerà ad esistere anche senza la specie umana – facciamo del male all’umanità, distruggiamo la vita umana sulla Terra. Ecco perché se la Terra è la nostra Madre, noi siamo i suoi Figli. Dobbiamo imparare a rispettare Madre Terra come rispettiamo le nostre madri biologiche.

Per noi di SmartGreen Post la Giornata Mondiale della Terra è ogni giorno dato che, da ormai 3 anni, contribuiamo al cambiamento convinti che la situazione si possa modificare se ognuno di noi si impegna in prima persona.

L’uomo è la specie più folle: venera un Dio invisibile e distrugge una Natura visibile.
Senza rendersi conto che la Natura che sta distruggendo è quel Dio che sta venerando.
(Hubert Reeves)

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