Clima, da Dubai l’appello del WWF: lavorare insieme per la transizione

La crisi climatica ci chiama ad accelerare la transizione energetica ed ecologica partendo dal dialogo tra i diversi attori. Dalla COP28 di Dubai l’appello del WWF: “Dare avvio alla nuova fase, basta negare i problemi, ma risolverli insieme”.

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© Timo Volz on Pexels

“Siamo tutti un po’ appesi, in attesa del risultato del Global Stocktake e della decisione finale che dovrebbe prevedere il primo atto formale della volontà di superare i combustibili fossili e sostituirli con le fonti rinnovabili e con un modo più efficiente, molto meno ‘sprecone’ di consumare energia e risorse del pianeta. Eppure, noi oggi vogliamo lanciare un nuovo modo di immaginare e gestire la transizione, senza trucchi e senza scappatoie: noi crediamo che dovremmo tutti partecipare, governare, programmare e armonizzare la transizione energetica e quella di tutta l’economia”, così Mariagrazia Midulla, resp. Clima ed Energia del WWF Italia, aprendo stamane il side event organizzato dal WWF Italia nel Padiglione Italiano della COP28 a Dubai, che ha visto la partecipazione di  Edoardo Zanchini, Direttore dell’Ufficio Clima del Comune di Roma, Daniele Agostini, Capo Politiche Clima ed Energia di Enel, Simona Fabiani, Responsabile Ambiente della CGIL e Viviane Raddatz, Responsabile Clima ed Energia del WWF Germania. 

“La crisi climatica ci chiama ad accelerare la transizione, se vogliamo raggiungere l’obiettivo di evitare il cambiamento climatico catastrofico. Ma questo è anche l’unico modo per cogliere le opportunità positive che la transizione presenta. Non solo posti di lavoro nuovi, interessanti e in grande quantità, non solo aria più salubre e meno inquinamento da sostanze nocive per la nostra salute e quasi sempre accompagnano quelle che danneggiano il clima: la transizione energetica e quella digitale, insieme, stanno creando un nuovo mondo e questo è il momento giusto per immaginarlo in modo partecipato. Nel contempo, dobbiamo adeguare il nostro modo di pensare alla nuova realtà, la transizione non è fatta solo di abbattimento delle emissioni, ma anche di adattamento alle nuove condizioni climatiche e di fornire alla natura la possibilità e lo spazio per rigenerarsi” ha sottolineato Midulla.

“Insomma, da una COP invasa dalle lobby che non vogliono perdere potere, noi richiamiamo tutti gli stakeholder, dei quali qui abbiamo avuto alcuni rappresentanti significativi, a dare avvio alla nuova fase, quella in cui i problemi non si negano, ma si risolvono insieme.

In Italia abbiamo un’occasione forse irripetibile con il PNRR e con il PNIEC: non dobbiamo assolutamente sprecarla, di qui l’appello,  emerso dal panel di stamattina, perché si colga  l’occasione per iniziare un’interlocuzione attiva con e tra gli stakeholder. Abbiamo proposto a tutti loro di costituire una sorta di ‘dream team’ per iniziare il percorso insieme,  e anche il presidente di Global Compact Italia, Marco Frey, ha dato la sua disponibilità. Le cose vanno iniziate, poi avvengono” ha concluso Midulla.

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