Sentieri sicuri: la Liguria lancia il vademecum per escursionisti e non

Anche dal Veneto arrivano suggerimenti per affrontare le montagne in maniera sicura, non solo nel rispetto delle norme anti Covid ma anche dell'ambiente

1131
© Maksim Shutov on Unsplash

Negli ultimi giorni si torna a parlare di turismo e di vacanze per l’estate 2020. Le spiagge con i loro lidi e le montagne con i loro boschi e sentieri sono tornati ad essere la meta del tempo libero. Ovviamente l’emergenza non è terminata, quindi va posta attenzione massima sulla sicurezza.

Il mondo dell’escursionismo, in base alle direttive ministeriali e del governo, sta normandosi per garantire una vacanza all’insegna del divertimento e del relax, ma tenendo chiaro l’obiettivo mantenere basso il rischio di contagio. Prima fra tutte, la regione Liguria ha creato un vademecum per garantire le escursioni in sicurezza sui sentieri liguri nella Fase 2.

Con il titolo “Andar sicuri per sentieri: vademecum per escursionisti e non”, il testo è stato voluto dall’assessore regionale Stefano Mai e da lunedì 25 maggio è stato messo a disposizione sul sito di Regione Liguria e sul sito Agriligurianet.it, dopo essere stato condiviso con le associazioni di categoria e gli enti interessati.

“Si tratta di un documento molto importante – spiega l’assessore – abbiamo redatto una guida che riguarda la rete escursionistica della Liguria (Rel) e i parchi regionali, in modo da favorire il rispetto dei comportamenti adeguati volti alla prevenzione del contagio da Coronavirus”.

“Il documento Andar sicuri per i sentieri rappresenta una guida completa, sia per la fruizione dei sentieri e delle aree naturalistiche, sia per la loro gestione. Per questo motivo abbiamo anche predisposto il documento denominato #iocamminosicuro che rappresenta un estrapolato in cui sono indicate le sole raccomandazioni per gli escursionisti”, continua Mai.

“A seguito della pandemia di Covid-19, le persone stanno riscoprendo l’importanza del legame con la natura e con il nostro splendido territorio – prosegue – Ci aspettiamo che nei prossimi mesi, sia i residenti, sia i turisti, vorranno approfittare dei 4.546 chilometri di sentieri liguri per passeggiate ed escursioni. Per questo motivo il documento di oggi rappresenta un importante supporto per l’attività di prevenzione del rischio, ma anche di stimolo al turismo e all’economia verde della Liguria”.

“Il testo è articolato in cinque parti. La prima riguarda gli escursionisti, con tutte le norme che rientrano nel distanziamento sociale, cui si aggiungono le precauzioni generali da adottarsi in caso di escursioni e le buone abitudini di rispetto dell’ambiente. La seconda parte riguarda la Safety App Mobile che consente di essere tracciati in caso di emergenza. La terza si occupa delle buone pratiche da mettere in campo per il contrasto al Coronavirus. La quarta e la quinta, invece, riguardano prettamente i gestori, quindi tutte le prescrizioni inerenti il mantenimento dei sentieri e delle aree verdi, o l’organizzazione delle stesse per consentirne la fruizione da parte del pubblico”.

La Liguria regala un ottimo spunto di riflessione e assicura una vacanza nel rispetto delle norme anti-Covid e dell’ambiente. Con regole chiare e precise sarà psicologicamente più semplice pensare all’organizzazione di un’escursione e di un ritorno alla natura.

Qualche altro utile suggerimento arriva dal Veneto. Infatti, oltre ai rischi strettamente legati alla pandemia, alcuni eventuali inconvenienti possono esser riscontrati come conseguenza della situazione di lockdown.  L’appello giunge dal Soccorso Alpino Veneto: chi va per sentieri deve mantenere alta l’attenzione, dal momento che, a causa dell’emergenza Covid-19, in questi mesi non è stato possibile effettuare la normale manutenzione della rete sentieristica.

Siccome molti itinerari sono stati interessati dalla caduta di piante o franamenti, è facile perdere l’orientamento o trovarsi in difficoltà. Per questo motivo si consiglia di seguire sempre la segnaletica convenzionale ed evitare varianti e scorciatoie e, se ci si accorge di non vedere più i segnali, bisogna ripercorrere il sentiero a ritroso.

Importante è essere a conoscenza della toponomastica dei luoghi dove intendete andare e condividere con i compagni di viaggio e i familiari almeno il nome della località di partenza e quella di arrivo. Sono informazioni utili in caso di eventuali soccorsi, perché il cellulare può essere d’aiuto, ma sappiamo bene che nei boschi non sempre c’è copertura e, in caso di pericolo, è sempre meglio risparmiare la batteria. Viene anche consigliato di portare nel proprio zaino, assieme al kit di pronto soccorso, una mascherina in più e dei guanti, nel caso ci si trovi ad aiutare altre persone.

Con un po’ di prudenza e grazie a norme che si fanno sempre più chiare, siamo liberi di tornare ai nostri sentieri e alle nostre montagne!

Iscriviti alla newsletter