Oggi è l’Amazon Day, la giornata dedicata alla foresta amazzonica

Ecco perché l'Amazzonia è così importante per la salute del nostro pianeta e perché è un dovere di tutti preservarla

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Oggi 5 settembre si celebra l’Amazon Day, o meglio Dia da Amazônia, data in cui, nel 1850, il Príncipe D. Pedro decretò la creazione della Província do Amazonas (oggi Estado do Amazonas) e che è diventata una giornata mondiale per allertare la popolazione sull’emergenza che sta vivendo la foresta e su come uno sviluppo sia possibile senza dover distruggere questa importante ricchezza di biodiversità e di servizi ecologici.

In tutto il mondo, la Giornata dell’Amazzonia è un momento di sensibilizzazione delle persone sul legame tra i sempre più numerosi incendi nella foresta amazzonica e il consumo di carne in Europa.

“La richiesta di nuovi terreni per il bestiame e per la produzione di mangime a basso costo destinato anche ai nostri allevamenti intensivi è la spinta maggiore a incendi e deforestazione. Nella maggior parte dei casi, infatti, gli incendi in Amazzonia – e in numerose altre foreste dell’America Latina – vengono innescati deliberatamente per gli interessi dell’agroindustria”, spiega Greenpeace.

Il presidente brasiliano Bolsonaro non sta intervenendo per difendere la foresta, ma anche l’Europa ha le sue responsabilità. Mentre l’Amazzonia brucia, infatti, l’Unione europea sta discutendo l’approvazione del Mercosur, un accordo commerciale con Brasile, Argentina, Paraguay e Uruguay. “Se approvato, l’accordo creerebbe un quadro giuridico ed economico destinato ad aumentare il commercio – e quindi la produzione e il consumo – di carne, mangimi e altri prodotti già fortemente legati alla distruzione dell’Amazzonia, alla crisi climatica in corso e alla violazione dei diritti umani”.

Se guardiamo soltanto al nostro Paese, tra il luglio 2019 e il giugno 2020 l’Italia ha importato dal Brasile oltre 25.000 tonnellate di carne, più di ogni altro paese dell’Unione europea, mentre nel 2019 è stato fra i primi 10 importatori di soia brasiliana dell’Unione.

Ma perché l’Amazzonia è così importante per la salute del nostro Pianeta? Ce lo spiega il Wwf:

1)    L’Amazzonia fornisce circa il 20% delle acque dolci che arrivano agli oceani del globo. Queste acque influenzano il sistema delle correnti marine e quindi, il clima del Pianeta.

2)    Secondo alcune ricerche l’effetto Amazzonia influenza il regime delle piogge non solo nel Bacino delle Amazzoni ma in gran parte del Sud America. Senza questa grande distesa di foreste il continente potrebbe ritrovarsi a secco.

3)    Il Rio delle Amazzoni un tempo scorreva verso ovest invece che verso est come oggi. L’innalzamento delle Ande lo ha spinto a sfociare nell’Oceano Atlantico. Il bacino del Rio delle Amazzoni copre circa il 40% del continente sudamericano e comprende parti di otto paesi sudamericani: Brasile, Bolivia, Perù, Ecuador, Colombia, Venezuela, Guyana, Suriname oltre alla Guyana francese, un dipartimento della Francia.

4)    Si stima che il bacino del Rio delle Amazzoni abbia 390 miliardi di alberi appartenenti a 16.000 specie diverse mentre l’intero bioma amazzonico custodisca il 10% delle specie finora conosciute.

5)    Quasi due terzi della foresta amazzonica si trovano in Brasile.

6)    Si pensa che l’Amazzonia abbia 2,5 milioni di specie di insetti e che più della metà delle specie della foresta pluviale amazzonica viva sulla volta degli alberi (canopy).

7)    Il 70% del PIL del Sud America è prodotto in aree che ricevono piogge o acqua dall’Amazzonia.

8)    L’allevamento di bestiame è responsabile di circa il 70% della deforestazione in Amazzonia.

9)    La superficie del bioma amazzonico è grande 2 volte quella dell’India.

10)  Deforestazione e incendi stanno avvicinando sempre più l’Amazzonia verso un punto di non ritorno. Dal 1° gennaio al 30 giugno di quest’anno sono stati distrutti 3.070 chilometri quadrati di foresta: il 26% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Nel mese di luglio, l’Istituto brasiliano di ricerca spaziale (INPE), ha registrato nella sola Amazzonia brasiliana, un aumento del 28% del numero di incendi rispetto allo stesso periodo del 2019 (6.803 incendi registrati rispetto ai 5.318 roghi di luglio 2019), principalmente causati dall’impennata dei livelli di deforestazione illegale.

Ad agosto, invece, sono stati registrati 29.308 incendi, il secondo valore più alto negli ultimi 10 anni, e lo stato di Amazonas ha registrato il più elevato numero di incendi della sua storia: oltre 8.000. A causa di problemi tecnici del satellite NASA registrati a metà agosto, i dati potrebbero essere addirittura incompleti.

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