Tecnologia e sostenibilità: ecco i pilastri della robotica del futuro

Salvare gli ecosistemi a rischio e ripulire i mari dai rifiuti: sono solo alcuni esempi di come tecnologia green e innovazione possano aiutare l'ambiente

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© Kaboompics on Pexels

Negli ultimi anni la robotica ha assimilato completamente il concetto di sviluppo sostenibile. I robot del futuro, infatti, saranno ecosostenibili, efficienti dal punto di vista energetico ed avranno il compito di raccogliere, analizzare ed elaborare dati provenienti dagli ecosistemi a rischio.

La tecnologia, dunque, risulta essere una delle principali alleate per poter rendere le attività umane più compatibili con la natura, e soprattutto, per poter ottenere informazioni dall’ambiente esterno.

Grazie agli evidenti progressi degli ultimi anni, è stato possibile dar vita a robot “green”, costituiti da materiali riciclati e biodegradabili ed alimentati grazie a fonti energetiche rinnovabili, con il compito di raccogliere le informazioni necessarie per tutelare le specie animali e vegetali che popolano l’area oggetto delle analisi del robot.

SlothBot: il robot bradipo per salvare gli ecosistemi a rischio

SlothBot è un robot che si muove lentamente proprio come un bradipo, il quale ha un compito essenziale per la sopravvivenza delle specie a rischio del nostro pianeta.

È stato progettato dagli ingegneri del Georgia Institute of Technology ed è stampato interamente in 3D. Il suo rivestimento, inoltre, è stato studiato per tutelarne le componenti interne dalle intemperie.

Il prototipo, muovendosi tra gli alberi in modo silenzioso e molto lentamente, come un vero bradipo, non disturberà in alcun modo gli animali che popoleranno l’area soggetta all’analisi di questo portento della tecnologia.

Il robot avrà il delicato compito di raccogliere informazioni sull’ambiente circostante, in particolare monitorando lo stato di salute di specie animali e vegetali, ma anche i parametri ambientali, al fine di tutelare gli ecosistemi a rischio.

Il modello è, inoltre, efficiente dal punto di vista energetico, dato che è alimentato ad energia solare. Nel momento in cui ha bisogno di ricaricarsi, infatti, è stato programmato per procedere autonomamente alla ricerca dei raggi solari, evitando qualsiasi forma di spreco e consumo.

Le capacità di raccolta, analisi ed elaborazione dei dati lo rendono utilizzabile anche in altri settori. L’obiettivo successivo, infatti, sarà quello di utilizzare il robot in Sud America per ottenere informazioni sulle rane in via d’estinzione e sull’impollinazione delle orchidee.

SlothBot, dunque, potrebbe essere usato anche nel mondo dell’agricoltura, per minimizzare gli impatti ed i consumi di acqua e risorse.

Octopus: il polpo robotico per ripulire i mari

Octopus, il polpo robotico, è un gioiello della tecnologia creato dall’Istituto di Bio Robotica della Scuola Universitaria Superiore di Sant’Anna di Pisa.

Come un vero polpo, è dotato di otto tentacoli che gli permettono di muoversi agevolmente su qualsiasi superficie e di raccogliere gli oggetti che incontra sul suo cammino. A differenza dei modelli rigidi, Octopus rientra nella categoria di soft robot, i cui materiali morbidi che lo compongono consentono di compiere movimenti in spazi ristretti e terreni accidentati, oltre che a garantire una certa resistenza agli urti.

I movimenti dei suoi tentacoli imitano perfettamente quelli di un polpo reale. Quando una corrente elettrica è applicata, Octopus si contrae e poi torna alla sua forma originaria, imitando così perfettamente il movimento di un muscolo.

Per affrontare il fenomeno della plastica presente nei mari e negli oceani, è necessario non soltanto analizzare la superficie, ma anche e soprattutto i fondali marini. In tal senso il polpo robotico ha la facoltà di esplorare zone inaccessibili per poter valutare il livello di inquinamento nelle aree più remote dei fondali.

Sia SlothBot che Octopus rappresentano, dunque, dei modelli di robotica perfettamente compatibili con i principi alla base dello sviluppo sostenibile.

Per poter concretizzare un futuro realmente più sostenibile l’innovazione tecnologica e la robotica saranno fondamentali per poter individuare un numero sempre maggiore di soluzioni per poter tutelare il pianeta dall’inquinamento e dal fenomeno del cambiamento climatico.

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