Escursionismo e meditazione: i migliori sentieri per ritrovare se stessi

Camminare aiuta a sgombrare la mente dai pensieri negativi e favorisce la contemplazione e la spiritualità

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© Simon English on Unsplash

Poche attività possono vantare benefici per il corpo, la mente e l’anima come la camminata. Per allontanarsi dallo stress quotidiano, per ritrovare la forma fisica e la pace interiore, non c’è niente di meglio che una bella passeggiata, meglio se in mezzo alla natura, tra il verde dei boschi e lontano dai rumori della città.

Già anticamente i benefici della camminata erano noti. Aristotele, come molti suoi altri colleghi filosofi nel corso della storia, era solito concedersi lunghe passeggiate per meditare e favorire le riflessioni filosofiche. Oggi le ricerche scientifiche hanno confermato la sua intuizioni.

I benefici del camminare all’aria aperta, sono ampiamente riconosciuti: passeggiare in mezzo alla natura riduce il livello di stress, abbassa la pressione, rafforza il sistema immunitario. Ma c’è di più. Questo tipo di esercizio fisico fa bene anche al cervello.

Camminare per periodi prolungati, lontano dal caos della quotidianità, calma la mente e favorisce la creatività. Un recente studio ha dimostrato come bastino due ore a settimana in mezzo alla natura per ottenere innumerevoli benefici di cui, invece, resta privo chi cammina in città. Il contatto con l’ambiente circostante, favorirebbe il rilassamento e aiuterebbe a sgombrare la mente dai pensieri negativi. Cosa che non accade a chi cammina in mezzo al traffico e ai palazzi.

Il creatore della piattaforma per escursionisti Walkopedia, William Mackesy, è un convinto sostenitore della tesi secondo la quale lo sforzo prolungato è la chiave per trovare la pace interiore. Ciò funziona meglio quando si cammina da soli o si percorre un sentiero legato alla dimensione del divino, come un pellegrinaggio. La mente riesce a entrare in uno stato contemplativo e ad astrarsi alle preoccupazioni del mondo.

Camminare è un’attività che si rivolge praticamente a tutti: basta avere un paio di scarpe da trekking e tanta voglia di esplorare. Non servono grandi attrezzature, almeno finché non si raggiunge un certo livello, i costi sono relativamente bassi e i benefici sono assicurati.

Lonely Planet, che diffonde guide turistiche in tutto il mondo, ha stilato una classifica dei migliori sentieri zen, quelli che favoriscono la meditazione e la spiritualità e aiutano a ristrovare se stessi:

  1. Jordan Trail, Giordania: un itinerario ricco di attrattive che percorre tutto il paese tra bellezze naturalistiche e storiche.
  2. Camino de Santiago, Spagna: uno dei pellegrinaggi più noti, un percorso che va dai Pirenei francesi alla Galizia, attraversato da credenti e non.
  3. West Coas Trail, Canada: un percorso in mezzo alla foresta fatto di passerelle e scale a pioli, cascate e spiaggette.
  4. Kora del Monte Kailash, Tibet, Cina: circuito breve e impegnativo, sacro a buddisti, hindu e giainisti.
  5. Three Capes Track, Australia: escursione in Tasmania a picco sul mare.
  6. Via Dinarica, Balcani Occidentali: trekking che unisce antichi sentieri dei pastori e rotte militari attraverso le Alpi Dinariche.
  7. Westweg, Germania: un itinerario tra le bellezze della Foresta Nera.
  8. John Muir Trail, Stati Uniti: percorso tra i magnifici paesaggi montani della California.
  9. Kumano Kodo, Giappone: sentiero sacro dei samurai tra le foreste della penisola di Kii.
  10. Trekking “W”, Cile: il trekking più famoso della Patagonia tra laghi turchesi, pampas ondulate e montagne scoscese.
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