Qual è la differenza tra cosmetico naturale, biologico ed eco-compatibile

Come riconoscere se un prodotto cometico è veramente green? Segui queste semplici regole

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© Breakingpic on Pexels

Il consumo di cosmetici naturali e biologici si inserisce nelle scelte etiche e solidali che il consumatore compie. La scelta della cosmesi biologica va ad inserirsi in un contesto sociale che indirizza le aziende verso la produzione di prodotti che rispettano innanzi tutto la pelle. Il 19,6% della popolazione italiana acquista cosmetici certificati biologici, quasi il doppio (33,7%), preferisce cosmetici certificati naturali: si tratta quindi di numeri importanti, destinati ad orientare la ricerca e lo sviluppo di tali prodotti (fonte Cosmetica Italia anno 2018).

Un primo passo per scegliere il nostro cosmetico è conoscere la differenza tra i diversi significati dei termini “naturale”, “biologico” ed “eco-compatibile” che quotidianamente sono proposti dai media, dalle pubblicità e dalle etichette dei prodotti in commercio.

Il termine “naturale” di solito si applica a quei prodotti che sono proposti come alternative a quelli “tradizionali”. Purtroppo ad oggi ancora non esiste una regolamentazione comunitaria per l’impiego del termine “naturale” come caratteristica dei prodotti di largo consumo. È però possibile considerare come naturali, quei prodotti che presentano nella loro composizione, principi attivi naturali.

Il termine “biologico” invece, si utilizza per indicare prodotti agroalimentari derivati da coltivazioni e allevamenti che non prevedono l’utilizzo di sostanze chimiche di sintesi e di organismi geneticamente modificati. Tutti i prodotti biologici devono essere rigorosamente controllati e certificati da organismi autorizzati dal Ministero delle Politiche Agricole.

Infine con il termine “eco-compatibile” si descrive un prodotto che è stato formulato e sviluppato in modo da presentare un basso impatto ambientale. Il termine si riferisce a tutta la filiera: dalle materie prime ai processi di lavorazione e distribuzione, dallo smaltimento degli scarti alla scelta degli imballaggi, biodegradabili e riciclabili, il tutto nel rispetto dei criteri ecologici.

Riflettendo sul significato dei termini “naturale”, “biologico” ed “eco-compatibile” il cosmetico ideale per la pelle e per l’ambiente è un bioecocosmetico.

Cos’è un bioecocosmetico?

Possiamo definire un bioecocosmetico un modo tutto nuovo, ma anche antico, di fare cosmetici, basandosi su caratteri fondamentali quali il rispetto della persona e dell’ambiente. Il bioecocosmetico è caratterizzato da un’elevata percentuale di ingredienti naturali, principalmente di derivazione vegetale, i quali devono provenire possibilmente da agricoltura biologica o raccolta spontanea certificata. Nella sua composizione non ci sono sostanze derivate dal petrolio o da prodotti chimici di utilizzo industriale.

Purtroppo riconoscerlo non è semplice se non ci addentriamo nella lettura della composizione. Fortunatamente tale lettura “critica” è più semplice di ciò che si crede.

La prima regola è dimenticare il marchio come “garanzia di sicurezza”. Grandi e affermate case di cosmetici, sia che si definiscano “Green” o meno, non mettono la composizione sul loro sito ufficiale. Tale omissione non favorisce il consumatore in quanto non lo mette nella condizione “critica” ma nella condizione di dare fiducia incondizionata al marchio. Chiaramente se vado nel negozio fisico (distribuzione, farmacia, profumeria, erboristeria ecc.) posso leggere la composizione mentre nello store on line non posso leggerla. Questo secondo me un valido motivo per escludere la marca.

Fatta questa prima selezione valuto se l’azienda si sia certificata per utilizzo di prodotti biologici all’interno dei propri cosmetici. Alcuni organismi di certificazione dei prodotti cosmetici biologici sono: ECOCERT, COSMEBIO, ICEA, CCPB, COSMOS e NATRUE. Ognuno di questi organismi ha un proprio disciplinare che se applicato permetterà al prodotto di essere certificato.

Il biodizionario cosmetico

Infine la valutazione più importante: analizziamo la composizione. Se non siamo esperti possiamo utilizzare il biodizionario on-line. Il biodizionario da più di 15 anni raccoglie e cataloga le sostanze cosmetiche classificandole con il colore dei semafori secondo una logica “bio” ed “eco”. Basta fare copia/incolla della composizione sul loro sito e per ogni singola sostanza apparirà accanto un semaforo con la sua classificazione e un eventuale link sul forum con spiegazioni e dettagli più approfonditi.

Vi invito a fare una prova con le marche che si dichiarano “Green”: scoprirete che spesso accanto al “Green” esiste una maggioranza di sostanze chimiche.

Chiaramente la vostra scelta di acquisto comprenderà altri fattori ma una buona base, secondo me, per una scelta critica è quella appena descritta:

  • Il marchio non influenza;
  • Informazione sul prodotto fruibile anche on-line;
  • Certificazioni biologiche;
  • Lettura e valutazione della composizione;
  • Tutto ciò che corrisponde alle vostre specifiche esigenze.

I motivi per scegliere un bioecocosmetico sono essenzialmente due: la tutela della nostra pelle (capelli, unghie ecc. ecc.), la tutela del nostro ambiente inteso non solo come natura ma anche sociale.

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