Sono oltre 365mila le tonnellate di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) avviate a corretto smaltimento in Italia nel 2020. È quanto emerge dall’analisi dei dati diffusi dal Centro di Coordinamento RAEE. Si tratta di un risultato estremamente positivo, in crescita di oltre il 6% rispetto al 2019, a conferma del trend emerso negli ultimi anni e confermato nonostante le difficoltà derivanti dalla pandemia da Covid-19.
I dati principali sulla raccolta dei RAEE nel 2020 sono stati presentati nel Rapporto Annuale 2020 che raccoglie e sintetizza i risultati conseguiti dai singoli Sistemi Collettivi, ed è pertanto l’unico report in grado di fotografare l’andamento della raccolta di RAEE domestici nella sua totalità a livello nazionale.
“Siamo particolarmente soddisfatti dei risultati ottenuti in un anno così drammatico quale è stato il 2020, che ha visto noi Sistemi Collettivi e tutti i gestori della raccolta – Comuni, aziende della gestione rifiuti piuttosto che distributori e installatori di apparecchiature elettriche e elettroniche – duramente impegnati a non interrompere l’attività del sistema e garantire ai cittadini un servizio primario come quello della raccolta dei RAEE”, commenta Bruno Rebolini, presidente del Centro di Coordinamento RAEE.
Dati nazionali raccolta RAEE 2020
Nel corso del 2020 i Sistemi Collettivi hanno gestito complessivamente, compresa la raccolta volontaria, 365.897 tonnellate di RAEE sull’intero territorio nazionale, quasi 22.000 tonnellate in più rispetto al 2019, pari al +6,35%. Cresce anche la raccolta media pro capite che si attesa a 6,14 kg per abitante, pari al +7,7%.
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Poco più dell’81% dei volumi complessivi provengono dai centri di raccolta comunali presenti in tutte le regioni, mentre il circa il 18% della raccolta è stato veicolato dai luoghi di raggruppamento della distribuzione (LdR), i siti che accolgono i RAEE provenienti dal ritiro “1 contro 1” e “1 contro 0”, pur con una distribuzione non omogenea sul territorio. Va sottolineato che sul totale dei volumi mossi dagli LdR, i quantitativi maggiori si riferiscono ai RAEE legati al freddo e clima (R1), e ai grandi bianchi (R2), con incidenze del 22% e del 34%, mentre l’impatto sugli altri raggruppamenti è decisamente più basso (meno del 2,5%).
I restanti volumi, legati principalmente alla raccolta di RAEE della categoria dell’illuminazione (R5) e dei piccoli elettrodomestici (R4), derivano dai contributi di installatori, grandi utilizzatori e centri di raccolta privati.
La classifica dei cinque raggruppamenti
Nel 2020 quasi tutti i raggruppamenti nei quali è organizzata la raccolta dei RAEE hanno registrato un incremento: il più significativo, pari al +9,1%, spetta ai grandi bianchi (R2) il cui peso si attesta a 125.623 tonnellate, confermandosi così la tipologia di apparecchiature a fine vita più raccolte che rappresentano oltre un terzo della raccolta complessiva.
Cresce anche il raggruppamento dei piccoli elettrodomestici ed elettronica di consumo (R4) che con un +7,7% raggiunge le 78.422 tonnellate. Prosegue quindi l’ottimo trend avviato nel 2018, sostenuto anche dalla campagna di comunicazione promossa dal Centro di Coordinamento RAEE.
Più contenuti, ma sempre positivi e pari al +4% e al +3,7%, gli incrementi degli apparecchi con schermi (R3), e del freddo e clima (R1) che arrivano a pesare rispettivamente 62.272 e 96.945 tonnellate. In controtendenza con i restanti raggruppamenti e in riduzione rispetto al risultato dell’anno precedente la raccolta delle sorgenti luminose (R5) che segna un -5,8% per un totale di 2.635 tonnellate, interrompendo così la crescita iniziata nel 2018.
RACCOLTA NEI RAGGRUPPAMENTI
Raggruppamento | TON | 2019vs2018 |
R1 | 96.945 | +3,75% |
R2 | 125.623 | +9,13% |
R3 | 62.272 | +4,02% |
R4 | 78.422 | +7,68% |
R5 | 2.635 | -5,76% |
La raccolta geografica
Pur confermando l’andamento positivo della raccolta in tutto il Paese, in analogia con gli anni precedenti, il Rapporto Annuale 2020 evidenzia alcune peculiarità tra le diverse aree: sia Nord sia Centro Italia aumentano i propri quantitativi rispetto all’anno precedente, ma è nel Sud che si registra la crescita più significativa e sostenuta, si tratta di un segnale positivo che dimostra come le regioni meridionali abbiano intrapreso le azioni necessarie per raggiungere obiettivi di raccolta in linea con il resto d’Italia. Analoga la situazione della raccolta pro capite, in crescita in tutto il Paese, ma in maniera più sostenuta al Sud.
Cinque regioni su sette evidenziano incrementi percentuali a doppia cifra, i migliori a livello nazionale; tra queste primeggia la Basilicata, con un +78,4% favorito dalla importante performance di un singolo centro di raccolta. Seguono, per trend di crescita, la Sicilia (+28%) e la Puglia (+21,8%); il Molise registra un incremento della raccolta pari al +16,3% e la Calabria dell’11,3%. Più contenute le crescite della Campania con il +7,8% e della Sardegna con il +3,4%.
Cresce anche la raccolta media pro capite che raggiunge i 4,70 kg per abitante riducendo così il divario rispetto alla media italiana.
La Sardegna conferma la seconda posizione a livello nazionale, con un dato pro capite di 8,71 kg/ab, seguita dalla Basilicata che con 8,55 kg/ab conquista anche il terzo posto nel ranking nazionale. Tutte le restanti regioni dell’area rimangono al di sotto della media nazionale, in particolare Sicilia (4,44 kg/ab), Puglia (4,26 kg/ab) e Campania (3,51 kg/ab) risultano le ultime tre regioni per raccolta pro capite, ancora ben lontane dalla media italiana.
RACCOLTA PRO CAPITE PER AREE
kg/ab | Variazione 2020/2019 | |
Nord | 7,01 | +4,54% |
Centro | 6,37 | +6,73% |
Sud | 4,70 | +17,2% |