Agricoltura 4.0: la transizione ecologica dell’agricoltura italiana proposta dal CIB

Il Consorzio Italiano Biogas propone un cambio di paradigma per un’agricoltura “intelligente”: da un sistema agricolo che per produrre fertilizza la coltura ad un sistema agricolo che, con una gestione agronomica mirata, “fertilizza il sistema” favorendo l’incremento di sostanza organica e lo stoccaggio del carbonio nei suoli, una delle funzioni strategiche del settore nella lotta al cambiamento climatico.

359

L’agricoltura 4.0 è una grande opportunità per il sistema agroindustriale italiano perché consente l’ottimizzazione e la maggiore efficienza dei processi produttivi che, oltre ad ottenere una significativa riduzione degli sprechi, aumentano la sostenibilità di tutto il sistema. Oggi il CIB – Consorzio Italiano Biogas lancia l’Azione 2 del progetto per la riconversione agroecologica dell’agricoltura italiana “Farming For Future – 10 azioni per coltivare il futuro” dedicata all’Azienda Agricola 4.0. 

Nel corso degli anni le aziende del biogas italiano si sono distinte come un importante laboratorio per l’innovazione mostrando propensione al rinnovamento e agli investimenti per il settore – dichiara Piero Gattoni, presidente del CIB –  Consorzio Italiano Biogas – L’inserimento dell’impianto di biogas in azienda ci ha spinti verso una profonda revisione non solo dei processi produttivi, ma anche di quelli decisionali, sempre più supportati dalla digitalizzazione e dalla interconnessione delle informazioni. Infatti, oggi la meccanizzazione agricola è un’eccellenza del Made in Italy”. 

Le misure di agricoltura di precisione (precision farming) e di digitalizzazione del lavoro (ad esempio uso di big & smart data nei processi produttivi e internet of things) richiedono capacità professionali elevate, competenze e investimenti maggiori (in media del 2-6%) ma consentono una riduzione di consumi di combustibile di almeno il 10-15% e dei tempi di lavorazione fino al 35%; un calo dei costi medi di produzione di almeno il 10-15%; un aumento delle rese stimato del 7-15% per i cereali e, infine, in allevamento un incremento della produzione di latte del 10-15%.

Continua Gattoni: “Le misure inserite nel PNRR dimostrano una grande attenzione verso la transizione ecologica e la digitalizzazione; con le innovazioni tecnologiche di cui disponiamo oggi saremo in grado di produrre di più utilizzando meno risorse e in modo più efficiente”.

Inoltre, l’Osservatorio Smart Agrifood stima il valore del mercato italiano dell’agricoltura 4.0 in 540 milioni di euro con un trend di crescita annuale costante del 15-20% (pari alla crescita media nell’UE) e con un’applicazione effettiva ancora limitata al 3-4% della superficie coltivata.

AGRICOLTURA 4.0 E SVILUPPO DEL SETTORE
L’agricoltura 4.0 consente il monitoraggio delle diverse fasi dei processi produttivi, grazie ad applicazioni e tecnologie digitali interconnesse fra loro. In questo modo si possono raccogliere grandi quantità di dati da ogni step della filiera, dall’azienda agricola al consumatore finale, su cui basare quale azione svolgere al momento più opportuno e nel punto più giusto.

Fra le aziende agricole associate al CIB – Consorzio Italiano Biogas, già diversi sono gli esempi virtuosi di applicazione di agricoltura 4.0 grazie ai quali si stanno già ottenendo risultati di tutto rilievo.
In pieno campo eliminando le sovrapposizioni, si sono già ridotti sensibilmente gli sprechi di tempo, si è ottimizzato l’utilizzo dei fattori di produzione (sementi, concimi, fitofarmaci) e si è ridotto il consumo di gasolio ottenendo una riduzione dei costi, dell’usura delle macchine e un aumento della sostenibilità ambientale. In più, l’elaborazione dei dati sta consentendo l’ottimizzazione della produzione e della qualità dei raccolti. 
Con lo stesso approccio, l’implementazione delle innovazioni sta consentendo un incremento della produzione di latte per capo al giorno anche del 15%, associato ad un significativo incremento dello standard di benessere animale. 

Per questi motivi le pratiche agricole avanzate con l’ausilio dell’agricoltura 4.0 rientreranno a pieno titolo fra le misure di sostegno climatico-ambientale previste dalla prossima PAC, la politica agricola comune. Una strada già ben delineata dal progetto “Farming For Future” dove l’agricoltura 4.0, integrata alla concimazione organica con digestato e lavorazioni agricole innovative, è una delle chiavi su cui poggia il cambio di paradigma: da un sistema agricolo che per produrre fertilizza la coltura ad un sistema agricolo che, con una gestione agronomica mirata, “fertilizza il sistema” favorendo l’incremento di sostanza organica e lo stoccaggio del carbonio nei suoli, una delle funzioni strategiche del settore nella lotta al cambiamento climatico.

Tutto questo sarà al centro della prima tappa del BDR Day 2021 del CIB, martedì 8 giugno 2021 a Bagnoli di Sopra (PD) presso l’Azienda Agricola Tenuta di Bagnoli, alla scoperta delle realtà agricole che adottano il modello del Biogasfattobene®.
Durante la giornata, grazie all’applicazione di tecnologie di agricoltura 4.0, sarà possibile valutare direttamente sul campo l’applicazione delle azioni di “Farming For Future”, dalla fertilizzazione organica con digestato ad alta efficienza alla gestione sostenibile della doppia coltura.

BOX. Le dieci azioni di Farming for Future:
#1 ENERGIE RINNOVABILI IN AGRICOLTURA
#2 AZIENDA AGRICOLA 4.0
#3 GESTIONE DEGLI EFFLUENTI  DA ALLEVAMENTO
#4 FERTILIZZAZIONE ORGANICA
#5 LAVORAZIONI AGRICOLE INNOVATIVE
#6 QUALITÀ E BENESSERE ANIMALE
#7 INCREMENTO FERTILITÀ DEI SUOLI
#8 AGROFORESTAZIONE
#9 PRODUZIONE E USO DI BIOMATERIALI
#10 BIOGAS E ALTRI GAS RINNOVABILI

Iscriviti alla newsletter