Earth Day 2019, per la Giornata della Terra proteggiamo le specie

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«Tutte le persone, a prescindere dall’etnia, dal sesso, dal proprio reddito o provenienza geografica, hanno il diritto ad un ambiente sano, equilibrato e sostenibile». Queste parole, pronunciate dal senatore americano Gaylord Nelson, inaugurarono il 22 aprile 1970 la prima Giornata mondiale della Terra. Da allora, le Nazioni Unite celebrano l’Earth Day ogni anno, con l’obiettivo di favorire la conservazione delle risorse naturali e promuovere la sostenibilità ambientale.

Da allora la Giornata della Terra è cresciuta al punto da catalizzare l’attenzione di oltre un miliardo di persone in 192 Paesi. «Il 22 aprile 1970, milioni di persone scesero in piazza per protestare contro gli impatti negativi di 150 anni di sviluppo industriale – scrive Kathleen Rogers, presidente dell’Earth Day Network – Oggi la Giornata della Terra è un evento globale è un giorno di azione politica e partecipazione civica. La gente marcia, firma petizioni, incontra i funzionari eletti, pianta alberi, ripulisce città e strade».

PROTEGGI LE NOSTRE SPECIE – Nel 2019 la Giornata mondiale della Terra ha un tema ben preciso, “Protect our species – Proteggi le nostre specie”. L’allarme lanciato dagli scienziati di tutto il mondo ci mette in guardia da un’imminente sesta estinzione di massa, che vedrebbe coinvolte migliaia di specie selvatiche su tutto il pianeta. I dati sono preoccupanti. Una recente ricerca condotta dall’Università Nazionale Autónoma de México ha mostrato come su 27.500 specie di vertebrati terrestri, un terzo stia diminuendo in maniera progressiva e continuata. Il numero globale di pesci, uccelli, mammiferi, anfibi e rettili – già crollato del 58% tra il 1970 e il 2012 – potrebbe sprofondare del 67% entro il 2020 con conseguenze negative a cascata sul funzionamento degli ecosistemi e servizi vitali per la nostra vita sulla Terra. E a differenza delle precedenti cinque estinzioni di massa, causate da catastrofi e disastri naturali, questo sarebbe il primo evento provocato dall’uomo. La distruzione del Pianeta e lo sfruttamento intensivo delle risorse naturali, unitamente al cambiamento climatico, stanno portando all’estinzione di metà della popolazione mondiale di animali selvatici.

LA STORIA – Nata il 22 aprile 1970 per sottolineare la necessità della conservazione delle risorse naturali della Terra, nel tempo, la Giornata della Terra è divenuta un avvenimento educativo ed informativo. I gruppi ecologisti lo utilizzano come occasione per valutare le problematiche del pianeta: l’inquinamento di aria, acqua e suolo, la distruzione degli ecosistemi, le migliaia di piante e specie animali che scompaiono, e l’esaurimento delle risorse non rinnovabili. Si insiste in soluzioni che permettano di eliminare gli effetti negativi delle attività dell’uomo; queste soluzioni includono il riciclo dei materiali, la conservazione delle risorse naturali come il petrolio e i gas fossili, il divieto di utilizzare prodotti chimici dannosi, la cessazione della distruzione di habitat fondamentali come i boschi umidi e la protezione delle specie minacciate.

Tra i promotori della Giornata della Terra ci fu il senatore Democratico statunitense Gaylord Nelson, che aveva già organizzato una serie di incontri e conferenze dedicati ai temi dell’ambiente. Nel 1969 a Santa Barbara, in California, ci fu uno dei più gravi disastri ambientali degli Stati Uniti, causato dalla fuoriuscita di petrolio da un pozzo della Unione Oil. L’incidente riaffermò con forza la necessità di occuparsi delle tematiche ambientali, sensibilizzando l’opinione pubblica e il mondo politico.

Il 22 aprile 1970, 20 milioni di cittadini americani si mobilitarono per una manifestazione a difesa della Terra. I gruppi che singolarmente avevano combattuto contro l’inquinamento da combustibili fossili, contro l’inquinamento delle fabbriche e delle centrali elettriche, i rifiuti tossici, i pesticidi, la progressiva desertificazione e l’estinzione della fauna selvatica, improvvisamente compresero di condividere valori comuni. Migliaia di college e università organizzarono proteste contro il degrado ambientale: da allora il 22 aprile prese il nome di Earth Day, la Giornata della Terra.

L’Earth Day ha contribuito in modo determinante alla creazione del primo Summit sulla Terra, svoltosi nel 1992 a Rio de Janeiro, la prima conferenza mondiale che riunì capi di Stato e di Governo per discutere sulle misure per migliorare lo stato di salute del Pianeta. Ma la vera svolta si è avuta negli anni 2000 con lo sviluppo di Internet, che ha consentito di allargare enormemente la partecipazione all’Earth Day che ormai supera il miliardo di persone in tutto il mondo, unite dagli stessi obiettivi: la lotta al cambiamento climatico, la responsabilizzazione individuale verso un consumo sostenibile, lo sviluppo di una green economy.

GLI EVENTI – Centinaia le iniziative promosse in tutta Italia per celebrare la Giornata mondiale della Terra. Tra queste, ricordiamo il Concerto per la Terra, che si svolgerà lunedì 22 aprile a Roma e verrà ospitato all’interno della cornice del Villaggio per la Terra, allestito anche quest’anno tra la Terrazza del Pincio e il Galoppatoio di Villa Borghese. Parteciperanno all’evento, come sempre gratuito, vari artisti tra cui Carmen Consoli, Marina Rei, Paolo Benvegnù, Mirkoeilcane ed Eva Pevarello. Gli eventi nella capitale proseguiranno fino a domenica 28 per una settimana di informazione e sensibilizzazione sulle tematiche ambientali e sulla necessità di preservare il nostro Pianeta dalla distruzione.

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