Come proteggersi dal freddo: i consigli per difendersi al meglio

Dal Ministero della Salute una guida pratica per affrontare l'inverno

1503

A causa dei cambiamenti climatici in atto, in Italia si sta verificando un aumento dell’intensità e della frequenza di eventi meteorologici estremi, come ondate di gelo, piogge intense e allagamenti. Il freddo eccessivo può rappresentare una minaccia per la salute, soprattutto per anziani e persone con malattie croniche. Gli studi hanno fornito nell’ultimo decennio la dimensione dell’impatto del freddo ed è per questo che il Ministero della Salute ha diffuso la guida “Come proteggersi dal freddo”.

Quando la temperatura esterna scende, il nostro organismo attiva meccanismi di termoregolazione per mantenere l’equilibrio termico del corpo con l’ambiente esterno. In situazioni di freddo intenso, oltre alla vasocostrizione cutanea che riduce la dispersione di calore all’esterno si ha un’accelerazione del ritmo cardiaco.

Inoltre aumenta anche la produzione di calore interno (termogenesi) attraverso l’incremento dell’attività muscolare scheletrica (brividi involontari o attività fisica volontaria) e l’incremento dei processi metabolici cellulari che consentono di trasformare le riserve di grassi e zuccheri dell’organismo in energia disponibile per l’organismo stesso. Pertanto, un adeguato apporto alimentare in questa stagione, è essenziale per aiutarci a soddisfare le aumentate richieste metaboliche dell’organismo necessarie per aumentare la produzione di calore interno.

Generalmente gli individui sani si adattano rapidamente al cambiamento delle temperature e riescono a sopportare il clima freddo invernale. Gli effetti del freddo sulla salute si verificano quando la capacità di adattamento del corpo umano alle basse temperature è ridotta da alcuni fattori, quali età, presenza di patologie croniche, assunzione di farmaci, mancanza di un riparo adeguato (vedi Raccomandazioni per sottogruppi a rischio). Gli effetti sulla salute possono verificarsi subito dopo l’esposizione o, come nel caso delle infezioni respiratorie, anche con diversi giorni di latenza. 

Quando il termometro scende, le basse temperature possono causare i seguenti rischi per la salute: 

  • Insorgenza di patologie da freddo: geloni, congelamento, ipotermia.
  • Aggravamento di patologie croniche: malattie cardiovascolari, in particolare cardiopatie, e malattie respiratorie, quali asma nei bambini e broncopatie croniche (BPCO) negli anziani. 
  • Aumento del rischio di infarto del miocardio e ictus.  Riacutizzazione della sintomatologia di alcune malattie reumatiche. 
  • Aumento del rischio di infezioni, in particolare di infezioni respiratorie quali polmonite e influenza (a seguito di una modificazione delle difese immunitarie locali verso agenti patogeni causata dall’esposizione delle prime vie respiratorie al freddo). 
  • Aumento del rischio di incidenti domestici, causati dal cattivo funzionamento o la scarsa manutenzione di impianti di riscaldamento.
  • Aumento del rischio di traumatismi dovuti al suolo ghiacciato e incidenti stradali.

Tra le persone più a rischio ci sono bambini e anziani. I neonati e i lattanti hanno un sistema di termoregolazione ancora immaturo e disperdono calore velocemente. Il freddo può aumentare la suscettibilità alle infezioni intestinali e respiratorie anche nei bambini più grandi. Gli anziani hanno una ridotta risposta del sistema di termoregolazione e minore percezione del freddo; sono a maggior rischio le persone molto anziane, non autosufficienti, con una malattia cronica, con difficoltà economiche o che vivono in abitazioni non adeguatamente riscaldate. 

Quando si sta fuori casa è bene utilizzare alcune accortezze per proteggersi dal freddo:

  • Utilizza un abbigliamento con abiti comodi a più strati (l’aria tra uno strato e l’altro aiuta a trattenere il calore corporeo) e indossare una giacca o un cappotto impermeabile specialmente in presenza di vento, pioggia o neve. Se gli abiti si bagnano, cambiati con abiti asciutti appena possibile.
  • Indossa un cappello e copri sempre naso e bocca con una sciarpa per ridurre il rischio di infezioni respiratorie e per non disperdere il calore corporeo.
  • Usa guanti per proteggere le mani; in particolare nelle persone che soffrono di sindrome di Raynaud i guanti possono aiutare a prevenire l’insorgenza della sintomatologia dolorosa.
  • Indossa un paio di scarpe impermeabili con suola antiscivolo e fai attenzione al pericolo di cadute soprattutto in presenza di ghiaccio. 
  • In caso di neve, fai attenzione alle lastre di ghiaccio che possono staccarsi dai cornicioni dei palazzi o al crollo di rami degli alberi sotto il peso della neve.
  • Proteggi la pelle dalla secchezza e dall’irritazione utilizzando creme idratanti; particolarmente efficaci sono quelle ad alto contenuto di alfa idrossi acidi (acidi della frutta); proteggi anche le labbra con un balsamo specifico. 
  • Segnala ai servizi sociali eventuali situazioni di bisogno, come la presenza in strada di persone in stato di povertà, senza un riparo dal freddo.

Anche in casa bisogna adottare delle piccole regole per prevenire il freddo:

  • Regola il riscaldamento domestico sui valori ottimali, riscaldando tutte le stanze dove tu e la tua famiglia trascorrete la giornata e, prima di andare a dormire, riscalda le camere da letto.
  • Durante un’ondata di freddo, prolunga se possibile l’orario di accensione mentre non è consigliabile alzare ulteriormente la temperatura del termostato.
  • Evita che l’aria diventi eccessivamente secca (specialmente se sono presenti persone affette da malattie respiratorie come bronchite e asma) con un umidificatore o disponendo contenitori d’acqua sui termosifoni.
  • D’inverno è importante di tanto in tanto aprire le finestre (nelle ore più calde) per favorire il ricambio d’aria necessario per disperdere polveri e microbi e ridurre il rischio di infezioni. Fai attenzione alla ventilazione se utilizzi una stufa o un caminetto.
  • Evita le dispersioni di calore isolando bene porte e finestre, ad esempio utilizzando materiali isolanti, persiane, tende, garantendo un adeguato ricambio d’aria nelle ore più calde.

Cosa è meglio mangiare quando fa freddo? Innanzitutto, bisogna bere almeno 2 litri di liquidi al giorno, salvo diverso parere medico. Preferire bevande e cibi caldi che aiutano a soddisfare le aumentate richieste di energia e di calore per il nostro organismo. Anche in inverno è importante una sana alimentazione con 5 porzioni di frutta e verdura al giorno, per assumere le vitamine e i sali minerali utili per difendersi dalle insidie del freddo. In particolare, sono consigliati gli alimenti contenenti il beta carotene come arance, mandarini, kaki, carote, zucca, patate, spinaci, carciofi, broccoli, cavolfiori e quelli contenenti vitamina E, in grado di stimolare le difese immunitarie, come mandorle, nocciole, olio extravergine d’oliva ecc. Se possibile, preferire frutta e verdura di stagione. Evitare di bere alcolici perché possono causare una eccessiva dispersione del calore prodotto dal corpo e favorire l’insorgere di patologie da freddo.

Iscriviti alla newsletter