IUV, la startup italiana per il packaging biodegradabile e plastic-free

Fondata da Cosimo Palopoli, IUV ha sviluppato pellicole edibili e naturali con l’intento di rimpiazzare gli imballaggi plastici del comparto Food & Beverage e di abbattere gli sprechi alimentari

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Packaging innovativi, sostenibili e naturali in grado di sostituire gli imballaggi in plastica: l’idea è stata sviluppata da IUV, startup italiana che ha lanciato pellicole edibili e biodegradabili con l’intento di rimpiazzare gli imballaggi plastici del comparto Food & Beverage e di abbattere gli sprechi alimentari. Le pellicole infatti sono in grado di prevenire la comparsa di muffe, lieviti e batteri, e allungare la vita degli alimenti naturalmente.

Da maggio la startup ha sede all’interno dell’incubatore Romagna Tech di Faenza, dove sta usufruendo di un programma di accelerazione di dodici mesi, ed è stata sviluppata dal 26enne Cosimo Palopoli, tecnologo alimentare che già dal liceo ha fatto suo il grave problema dell’inquinamento da plastiche.

“L’idea di realizzare packaging alternativi mi frullava in testa già dai tempi del liceo – racconta Palopoli – Il problema dei rifiuti, soprattutto plastici, e dello spreco alimentare sono stati un’importante fonte di ispirazione e, con gli studi presso l’Università di Firenze e Università Cattolica, ho acquisito le competenze per trasformare un’idea in un progetto concreto”. Attualmente il team di IUV oltre al CEO & Founder, Cosimo Maria Palopoli, si avvale della collaborazione di Maria Lucia Gaetani, biologa-nutrizionista e CTO, e di Andrea Sala nel ruolo di business analyst.

I prodotti IUV si basano sulla tecnologia Columbus’ egg, un sistema di confezionamento edibile-biodegradabile ottenuto da un mix brevettato di biopolimeri di origine naturale. Le soluzioni proposte si rivolgono prevalentemente al food nell’area ortofrutticola, lattiero casearia, sfarinati e prodotti da forno, prodotti carnei e della pesca nonché bevande e creme; ma in futuro si pone anche l’ambizione di poter toccare mercati potenziali quali cosmesi e pharma. La tecnologia si propone inoltre la possibilità di valorizzare gli scarti di produzione delle industrie alimentari dai quali poter estrarre elementi plasticizzanti ed addensanti per la realizzazione di confezioni e film, sostituti dei packaging plastici.

“Partendo dal Columbus’ egg abbiamo elaborato due linee – spiega il CEO dell’azienda – quella delle pellicole edibili e biodegradabili e quelle dei film. Entrambi trovano applicazione principalmente nel settore del Food&Beverage. Le pellicole sono rivestimenti incolore, inodore e insapore che si applicano sui freschi e consentono di conferire al prodotto confezionato specifiche tecniche versatili, quali numero strati, dimensioni, spessore, colore, aroma e sapore attraverso l’impiego di sottoprodotti e scarti dell’industria agroalimentare”.

Sulla base delle esigenze del cliente è possibile migliorare ulteriormente la shelf-life dell’alimento attraverso l’inclusione di antimicrobici naturali o di sintesi, autorizzati dalla legislazione vigente. Inoltre, è possibile arricchire il rivestimento con prodotti funzionali al benessere del consumatore, quali probiotici e prebiotici.

“I film sono adatti al confezionamento del monouso e possono sostituire gli imballaggi in plastica, ad esempio, nei monoporzione, in merendine, snack e pasta. Essendo solubili, oltre che biodegradabili, è possibile scioglierli in acqua”. Tuttavia i rivestimenti e i film edibili, attualmente, non sono destinati a sostituire i materiali tradizionali per il confezionamento e la conservazione prolungata degli alimenti, ma sono concepiti come una integrazione.

Le soluzioni di packaging proposte da IUV hanno colpito in particolar modo per determinate qualità, oltre che per il loro impatto positivo sull’ambiente: la scalabilità, imprescindibile perché la tecnologia venga adottata da aziende che producono su volumi massivi; la versatilità, estremamente vantaggiosa per chi opera su più linee di prodotto; la personalizzazione, in grado di garantire la massima compatibilità e sinergia tra involucro e contenuto.

Le aziende produttrici di alimenti freschi, nonché le compagnie della GDO, sono poi altamente interessate ad un altro dei principali vantaggi assicurato dalla tecnologia di IUV: il miglioramento della qualità conservativa degli alimenti e il prolungamento della shelf-life degli stessi. Ultimo, ma non per importanza, il vantaggio della ottimizzazione del peso del prodotto finito (contenuto più involucro) che porta con sé un duplice beneficio: un risparmio di costi e un minor impatto ambientale entrambi derivanti dalla minore massa da trasportare.

Il progetto Columbus’egg, già agli esordi, è stato premiato con il Mindset Program Silicon Valley 2017, nell’edizione 2018 del Premio Gaetano Marzotto con il Corporate Fast Track in affiancamento a Illycaffè S.p.A, e soprattutto attraverso il premio dall’idea all’Impresa l’opportunità di inserimento nel programma di accelerazione e di incubazione presso Romagna Tech S.C.p.A. inoltre, lo scorso ottobre, startup è stata selezionata per rappresentare l’Italia in Giappone alla quarta edizione dell’Italian Innovation Day, organizzata dall’Ambasciata d’Italia a Tokyo.

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