Sostenibilità economica e ambientale: la ricetta green per il rilancio dell’Italia

Sostenibilità, innovazione e riduzione delle disuguaglianze, è da qui che bisogna ripartire. Ecco le proposte di 33 Legambiente per risollevare il Paese e costruire un futuro migliore

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Mettere in campo interventi rapidi sul fronte della sostenibilità ambientale e dell’economia, puntando sulla semplificazione delle procedure e tenendo insieme l’innovazione, di cui l’Italia ha uno straordinario bisogno, e la riduzione delle disuguaglianze, come oggi solo gli investimenti green consentono. Solo così si potrà far ripartire l’Italia in una chiave green affrontando al tempo stesso alcuni problemi oggi ineludibili. È questa la “ricetta green” che Legambiente lancia al Governo, nella settimana di inizio della Fase2 post coronavirus, presentando un pacchetto di 33 proposte che guardano al futuro del Paese e che sono condivise da tante imprese e associazioni del terzo settore.

Le azioni pensate dall’associazione ambientalista riguardano in particolare tre grandi campi di intervento: semplificazione di procedure, interventi di rilancio dell’economia incentrate sul Green Deal europeo e sblocco di risorse e di provvedimenti ministeriali attualmente “in stallo”.

In particolare, secondo Legambiente, bisognerà intervenire accelerando gli investimenti per l’installazione di impianti da fonti rinnovabili, per la riqualificazione energetica, per l’installazione di reti a banda larga e per le ricariche delle auto elettriche. Ugualmente, bisognerà procedere con la creazione di un fondo per l’efficienza energetica e l’accesso al credito da parte delle famiglie con significativi interventi in campi strategici come quello dalla mobilità. Al tal proposito, evidenzia l’Associazione, le priorità per il rilancio non devono essere come al solito autostrade e grandi opere, ma gli interventi che i Comuni hanno previsto nei Piani urbani della mobilità sostenibile come il raddoppio dei chilometri di piste ciclabili.

“I mesi che ci aspettano – dichiara Edoardo Zanchini, vicepresidente nazionale di Legambiente – saranno complicati, ma le decisioni che verranno prese con il prossimo Decreto potranno imprimere una svolta nell’orientare le scelte per il futuro e costruire le condizioni per una transizione climatica che con la Legge di Bilancio, e nuovi provvedimenti ministeriali, potrà avere un’accelerazione virtuosa. La sfida è infatti di rilanciare l’economia e di dare risposta anche alle altre due grandi crisi che abbiamo di fronte, quella climatica e quella sociale”.

Se il Paese decidesse di mettere in pratica questa ricetta andrebbe incontro ad importanti vantaggi economici. Ad esempio, con i cantieri per la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio si metterebbero in moto investimenti, tra diretti e indiretti, per quasi 9 miliardi di Euro all’anno con 430 mila occupati e con risparmi in bolletta per le famiglie pari a circa 620 euro all’anno. Semplificando gli interventi per portare la banda larga anche nei piccoli comuni e nelle aree interne del Paese si produrrebbero vantaggi economici (con quasi 9 miliardi di euro di investimenti per il cablaggio previsti in tutta Italia), accompagnati da ricadute positive per far tornare a vivere e investire nei borghi.

L’economia circolare può diventare il motore del rilancio dei territori: a livello europeo viene stimato al 2030 un beneficio economico dall’adozione di una maggiore spinta in questa direzione pari a 1.800 miliardi di euro annui, favorendo una crescita del Pil fino al 7%. Scegliendo poi la strada di una progettazione di qualità e di veri controlli ambientali si potrebbero cancellare le tante procedure di infrazione europee aperte contro il nostro Paese (in questo momento sono 19 quelle ambientali) che ci hanno costretto in questi anni a pagare oltre 500 milioni di euro di multe per inquinamento e ritardi che, oltretutto, scontano i cittadini.

Di seguito le 33 proposte di Legambiente:

Semplificazioni in materia di autorizzazioni:

  • Semplificazioni per l’installazione di impianti da fonti rinnovabili
  • Semplificazione degli interventi di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente
  • Promozione dell’efficienza energetica attraverso sistemi geotermici
  • Semplificazioni in materia di valutazione di impatto ambientale e partecipazione dei cittadini
  • Semplificazione per l’installazione di reti a banda larga
  • Semplificazioni per l’installazione di ricarica per auto elettriche
  • Eliminazione di limiti all’utilizzo del pet riciclato per la produzione di bottiglie di plastica
  • Promozione del Green public procurement
  • Utilizzo di materiali provenienti dal riciclo nelle costruzioni
  • Semplificazione degli interventi di rigenerazione urbana e ambientale
  • Demolizioni di edifici abusivi

Provvedimenti in materia di rilancio dell’economia:

  • Proroga e revisione degli incentivi per gli interventi di efficienza energetica e messa in sicurezza del patrimonio edilizio esistente.
  • Creazione di un fondo per l’efficienza energetica e l’accesso al credito da parte delle famiglie
  • Riqualificazione energetica del patrimonio edilizio residenziale pubblico
  • Interventi di Adattamento ai cambiamenti climatici nei comuni italiani
  • Fondo progettazione per la riqualificazione di edifici e strutture pubbliche
  • Proroga di Industria 4.0 e prospettiva green
  • Misure a sostegno dell’economia circolare
  • Creazione di un fondo nazionale per la bonifica dei siti orfani
  • Rinnovo del materiale rotabile ferroviario regionale e urbano
  • Welfare mobilità per i dipendenti
  • Potenziamento dei controlli ambientali
  • Misure di contrasto alla povertà energetica
  • Regolarizzazione dei cittadini stranieri

Provvedimenti ministeriali da sbloccare:

  • Sbloccare il “buono mobilità” per le famiglie
  • Sbloccare le risorse per le piste ciclabili
  • Sbloccare le risorse per la riqualificazione del patrimonio edilizio
  • Aggiornare le linee guida per l’autorizzazione di impianti da fonti rinnovabili
  • Emanare i decreti e regolamenti per rendere definitivamente operativo il codice del terzo settore
  • Sbloccare le risorse per la creazione di foreste urbane
  • Completare l’anagrafe della situazione statica e energetica dell’edilizia scolastica
  • Accelerare gli interventi di prevenzione del dissesto idrogeologico
  • Sbloccare le risorse per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni
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