Italiani sempre più preoccupati per l’ambiente: l’indagine Eurispes

Presentato il 'Rapporto Italia' 2020: la tutela dell'ambiente è al terzo posto dopo disoccupazione ed esosità delle tasse

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Italiani sempre più attenti all’ambiente e alla sostenibilità. Dopo la disoccupazione (56%) e l’esosità delle tasse (39%), la tutela dell’ambiente è la terza preoccupazione dei nostri connazionali (37%). Tuttavia, solo poco più della metà (53%) acquista prodotti realizzati con materiali riciclati e solo uno su cinque adotta abitualmente comportamenti sostenibili.

È il quadro che emerge dal 32esismo rapporto dell’Eurispes, in cui viene ricordato che l’Italia è il maggiore produttore al mondo di beni di consumo di plastica: ogni anno 2,1 milioni di tonnellate di plastica vengono usati per imballaggi e il 76% di questi per il settore food & beverage.

Più di un quarto degli italiani (26,6%) considera il riscaldamento globale il problema più urgente relativo all’ambiente. Seguono: gestione dei rifiuti (20,7%), inquinamento atmosferico (16,4%), dissesto idrogeologico (11,3%) e problema energetico (11,2%). A giudicare più urgente una soluzione al riscaldamento globale sono i giovani tra i 18 e i 24 anni (34,3%), più del doppio rispetto agli over 65 (16,1%).

Più di un terzo degli italiani (34,7%) è disposto a ridurre i consumi quotidiani per limitare il riscaldamento terrestre (nel 2018 erano il 23%,); un altro terzo (33,2%) crede possa servire se lo fanno in tanti tutti i giorni (41,1% nel 2018,); l’ultimo terzo (32,1%) si divide tra chi crede sia un problema troppo grande da risolvere attraverso i comportamenti dei singoli (17%; nel 2018 erano il 20,2%), chi è poco disposto a cambiare le proprie abitudini (9,7%; nel 2018 erano il 10,1%) e chi crede non serva a niente (5,4%; nel 2018 il 5,6%).

Per ridurre i consumi molti sono disposti a utilizzare lampadine a basso consumo (79,4%), ad acquistare prodotti privi di imballaggio in plastica (74,4%), a ridurre l’uso dell’auto privata (72,2%), a usare meno i condizionatori d’aria d’estate (71%), e a consumare meno acqua quando ci si lava (70,1%). Meno apprezzata la possibilità di rinunciare il più possibile ai viaggi in aereo (59,7%), insieme all’acquisto di pannelli fotovoltaici per la propria casa (63,2%).

In aumento vegetariani (6,7%) e i vegani (2,2%). Le principali motivazioni che spingono gli italiani verso questo scelta sono, nel 23,3 per cento dei casi, la salute e il benessere. Al 22,2 il rispetto per gli animali. Il 18,7 per cento ha dichiarato di avere un’alimentazione priva di lattosio. Il 14,6 mangia cibi senza glutine mentre il 16,3 usa gli integratori. Il 23,1 per cento vorrebbe provare alimenti alla cannabis, mentre il 16,4 ha riferito di averli già provati.

Gli italiani si dimostrano sempre più amanti degli animali. Il 39,5 per cento accoglie almeno un animale in casa e il 9,6 ne accoglie due. Nel 48,8 per cento dei casi di tratta di un cane. A scegliere il gatto (29,6%), gli uccelli (3,5%), le tartarughe (3,4%). Aumenta anche la spesa per gli animali domestici per i quali uno su dieci si investe tra i 100 e i 200 euro mensili.

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