Di eremo in eremo: una passeggiata nel cuore del Parco della Majella

Nel Parco Nazionale della Majella, in un paesaggio caratterizzato da imponenti montagne e da una natura selvaggia, si snoda il Sentiero dello Spirito per ritrovare i luoghi della solitudine e della pace

1832
© Foto: Ra Boe / Wikipedia / Lizenz: Creative Commons CC-by-sa-3.0 de

Il Sentiero dello Spirito è un percorso per il trekking lungo 73 km che può essere percorso in tappe singole o si può godere tutto di un fiato nell’arco di tre o quattro giorni. Il sentiero parte dalla frazione Badia di Sulmona e si conclude all’Abbazia di San Liberatore a Majella a Serramonacesca e conduce il turista, all’occasione viandante, alla scoperta di alcuni tra gli eremi più spettacolari e magici del nostro Paese. Non a caso, di recente, il Sentiero dello Spirito è stato candidato come patrimonio ambientale, culturale e naturalistico dell’Unesco.

A dispetto di quello che si potrebbe pensare, questa meta non è essenzialmente legata ad un turismo di tipo religioso, ma può essere molto apprezzata anche dal turista che voglia vivere un’esperienza di turismo green e sostenibile, un momento di svago di tipo culturale o, semplicemente, è alla ricerca di un contatto più intimo con la propria interiorità e con il proprio spirito.

È un viaggio che va intrapreso in comitiva o, in ogni caso, in compagnia; le lunghe passeggiate all’ombra dei boschi, il trekking attraverso i sentieri naturali delle verdi colline abruzzesi, trovare ristoro alla lunga camminata presso i vari punti acqua rendono, allo stesso tempo, affascinante e rilassante quest’esperienza.

Il silenzio aiuta a percepire fino in fondo lo scorrere delle acque tra le pietre dei ruscelli, il rumore delle foglie sotto i propri passi e l’intima e profonda musica della natura; cervi e caprioli popolano quasi tutte le aree boschive del Parco, che ospitano anche il lupo appenninico e l’orso bruno marsicano.

Questo luogo, che è stato da sempre abitato da piccole comunità di agricoltori e soprattutto pastori sparsi nel territorio intorno a chiese ed abbazie, ha rappresentato la scelta ideale per eremiti e mistici che si sono insediati nei punti più impervi e isolati della montagna, raccolti in preghiera e contemplazione di Dio, lontano dalla presenza umana e a stretto contatto con la natura aspra e selvaggia del territorio.

Seguendo le tracce dell’eremita Pietro Da Morrone, futuro Papa Celestino V, il sentiero parte dalla grande Abbazia Celestiniana nella frazione Badia di Sulmona: prima di salire verso Monte Morrone, qui si può visitare l’eremo di S. Onofrio, incastonato su un pendio roccioso e raggiungibile senza difficoltà. Il luogo più remoto e suggestivo dell’eremo è la grotta dove l’eremita si recava in preghiera, le cui pareti sono impregnate di acqua.

Si può poi salire sulla cima del monte passando per l’eremo di S. Pietro, una piccola chiesetta situata su un rilievo che costituisce un punto di osservazione su tutta la Valle Peligna e sulle catene montuose e i rilievi minori dell’ampio versante di ponente.

Il Sentiero dello Spirito risale successivamente la Valle dell’Orfento, offrendo l’opportunità di scoprire una delle aree di maggior pregio naturalistico del Parco. Caratterizzata da imponenti pareti calcaree, la valle presenta faggete e numerosi ponti che permettono di attraversare il fiume. Da qui si raggiunge il cuore del Sentiero, toccando tre eremi celestiniani. Il primo è l’eremo di San Giovanni, ricavato da cavità preesistenti utilizzate sin dall’età del bronzo, al quale si giunge salendo per una stretta scaletta scavata nella roccia e, per un breve tratto, strisciando tra le rocce.

Dopo aver attraversato la faggeta a valle, si risale verso l’Abbazia di S. Spirito, un susseguirsi di scale e cunicoli scavati nella roccia su più livelli che conducono ad alcuni suggestivi ambienti, simbolo evidente dello stile di vita monastico medievale. Nei pressi dell’eremo, si trova un’area attrezzata, dove i più temerari possono intraprendere eccitanti arrampicate sulla meravigliosa Parete dell’Orso.

Scendendo tra le felci verso il vallone, si incontra l’eremo di S. Bartolomeo in Legio, posto a picco su un costone roccioso, perfettamente conservato e dotato all’esterno di una galleria, una scala e una vasca per l’acqua scavate nella roccia.

L’ultima tappa del Sentiero dello Spirito si svolge nel territorio di Lettomanoppello con la Grotta Sant’Angelo e di Serramonacesca con l’eremo di Sant’Onofrio e l’Abbazia di San Liberatore a Majella.  

Un itinerario meraviglioso ed emozionante, che vale la pena di scoprire.

Iscriviti alla newsletter