Pericolo alluminio in cucina? Ecco come usarlo senza rischi per la salute

Il vademecum per l'uso corretto di carta stagnola e contenitori in alluminio. Ecco alcune cose da sapere e perché fare attenzione

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© Oscar Soderlund on unsplash

L’alluminio è uno dei materiali più impiegati nelle nostre cucine, per la cottura e la conservazione dei cibi, ma non tutti sanno che in determinate condizioni può addirittura diventare tossico. Perciò, è importante conoscere il prodotto che si sta utilizzando e gli alimenti con cui entra in contatto per usarlo al meglio, evitando rischi per la salute.

L’alluminio può diventare pericoloso quando viene utilizzato in maniera scorretta, ad esempio a contatto con cibi troppo acidi o in determinate cotture, perché rilascia particelle che vengono assorbite dal cibo e poi ingerite dell’uomo durante i pasti.

L’alluminio è un metallo leggero, contenuto anche in prodotti di consumo come alcuni deodoranti, dentifrici, prodotti di make up e farmaci. Interferendo con diversi processi biologici, l’alluminio può indurre effetti tossici in diversi organi e sistemi, soprattutto in caso di accumulo nell’organismo.

La dose massima di alluminio che possiamo assumere senza subire gli effetti neurotossici sono da calcolare in base al peso corporeo. Ad esempio, una persona che pesa 70 kg può assumerne un massimo di 140 mg a settimana, cioè 2 milligrammi per ogni chilogrammo di peso (limiti stabiliti dall’Oms), basandosi su un modello di assunzione di 30mg/kg, che non ha comunque portato a effetti avversi osservabili.

Come emerge dai dati diffusi dall’Istituto Superiore di Sanità, sarebbe da evitare il contatto prolungato a temperatura ambiente fra alluminio e alimenti ricchi di sale o acidi per un tempo superiore alle 24 ore; quindi, evitare di conservare cibi acidi nell’alluminio: un esempio fra tutti il succo di pomodoro, poiché, come detto, l’acidità presente in questo alimento favorisce la solubilizzazione del metallo.

In generale, l’uso è tollerato fino a 24 ore, tuttavia superate le 24 ore è possibile conservare a temperatura ambiente nelle vaschette di alluminio gli alimenti a basso potere estrattivo, per esempio caffè, cereali, spezie, zucchero, legumi, ortaggi.

Il rilascio di particelle di alluminio dai materiali a contatto con gli alimenti dipende quindi da diversi fattori, come la modalità d’uso, la composizione dell’alimento, la temperatura e il tempo di conservazione. Stando alle linee guida diffuse dal Ministero della Salute, un utilizzo scorretto dell’alluminio in cucina può arrecare, nel tempo, danni alla salute. In linea di massima, per evitarli, basta seguire questi semplici consigli:

  • leggi l’etichetta: verifica che i contenitori, le vaschette e i recipienti in alluminio acquistati siano idonei al contatto con gli alimenti e segui le istruzioni per l’uso;
  • evita di utilizzare i contenitori in alluminio e la carta stagnola per alimenti fortemente acidi o fortemente salati, come succo di limone, aceto, alici marinate, capperi sotto sale, ecc..
  • gli alimenti possono essere conservati nei contenitori in alluminio e nella carta stagnola oltre le 24 ore solo a temperatura di refrigerazione o congelamento;
  • gli alimenti solidi secchi (come caffè, cioccolato, frutta secca, spezie ed erbe per infusi, pasta secca, cereali, legumi secchi, pane, ecc) possono invece essere conservati a temperatura ambiente anche oltre le 24 ore;
  • non riutilizzare i contenitori monouso;
  • non graffiare pentole, padelle e altri contenitori durante il loro utilizzo e non pulirli con prodotti abrasivi.
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