In India vecchie bottiglie di plastica per pagare la retta scolastica

Molte famiglie a basso reddito partecipano a un programma che consente loro di utilizzare plastica monouso al posto del denaro per pagare l’istruzione privata

275
Daria Shevtsova on Pexels

In India le rette scolastiche si pagano con le bottiglie di plastica. Succede nello Stato dell’Assam dove molte famiglie a basso reddito prendono parte a un programma rivoluzionario che consente loro di utilizzare plastica monouso al posto del denaro per pagare l’istruzione privata.

Il plastic-for-schooling programm è stato avviato dall’Akshar Foundation che ora collabora con l’Unep  e che, oltre a fornire un’istruzione ai bambini, trasforma la plastica dei loro genitori in mattoni, promuovendo il riciclaggio e combattendo l’inquinamento.

L’Unep lavora con fondazioni come Akshar attraverso la Tide Turners Plastic Challenge, un’iniziativa globale educa i giovani sul costo ecologico della plastica monouso e premia chi aiutano a ripulire l’ambiente dai rifiuti. I partecipanti possono lavorareai diversi livelli del programma, ottenendo badge e certificati per il loro volontariato e infine diventando leader della comunità.

Il programma è stato avviato come risposta concreta all’invasione del monouso. L’umanità, infatti, produce 300 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica ogni anno, di cui circa 8 milioni di tonnellate finiscono nell’oceano. Negli ultimi 50 anni, la produzione di plastica è aumentata di oltre 22 volte. Tuttavia, si stima che nel 2015 sia stato riciclato solo il 9% della plastica.

Tide Turners sta aiutando a frenare questa marea crescente. Mazin Mukhtar, fondatore della Akshar Foundation, spiega: “Quando abbiamo scoperto Tide Turners, dopo essere stati contattati dall’Unep, abbiamo pensato che fosse un modo perfetto per i nostri studenti di partecipare a uno sforzo globale. Ci piace anche che gli studenti ottengano un certificato dall’Unep che riconosce il loro duro lavoro e che potrebbe aiutarli quando faranno domanda per i college”.

Secondo Joyce Msuya, vicedirettrice esecutiva dell’Unep, “È importante coinvolgere i giovani negli sforzi per combattere l’inquinamento da plastica. Tide Turners aiuta i giovani a comprendere e ad affrontare il problema incoraggiandoli a diventare leader nelle loro comunità”.

A livello globale, Tide Turners ha raggiunto oltre 360.000 giovani in 28 Paesi, compresi 92.000 scolari e studenti in India. Gayatri Raghwa, coordinatore della campagna dell’Unep in India, evidenzia: “Siamo stati inondati di richieste di partecipare alla sfida Tide Turners da individui, scuole, club e campagne contro l’inquinamento da plastica”.

All’Unep spiegano che “a lungo termine, la soluzione per i rifiuti di plastica è sviluppare un’economia circolare in cui tutto viene riciclato o riutilizzato. La UNEP circularity platform fornisce una comprensione del concetto di circolarità, del suo ambito e di come contribuisce a promuovere modelli di consumo e produzione sostenibili. Inoltre, fornisce una vasta gamma di risorse e presenta storie che illustrano come le varie parti interessate hanno adottato con successo approcci circolari”.

La Msuya conclude: “La circolarità e il consumo e la produzione sostenibili sono fondamentali per garantire ogni accordo multilaterale, dagli Obiettivi di sviluppo sostenibile all’Accordo di Parigi fino al post-2020 global biodiversity framework. Le economie circolari possono anche aiutare a tracciare un percorso verso la ripresa verde dalla pandemia. Campagne come Tide Turners possono essere un ottimo modo per raggiungere i giovani, ma ciò che conta davvero è quando tali campagne si moltiplicano e i governi investono in soluzioni, come schemi di riciclaggio e divieti per i sacchetti di plastica”.

Iscriviti alla newsletter