Via all’erogazione del bonus energia, gas e acqua

Il MiTe introduce meccanismi di compensazione della spesa sostenuta dalle famiglie economicamente disagiate per contrastare il fenomeno della povertà energetica.

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© Singkham on Pexels

Ha avuto inizio il 1° luglio l’erogazione “automatica” del bonus a compensazione della spesa per la fornitura di elettricità e gas sostenuta dalle famiglie in situazione di disagio economico (con ISEE non superiore a 8.265 euro o, nel caso di famiglie con più di tre figli a carico, non superiore a 20.000 euro). Per la ricezione del bonus occorre che l’interessato presenti la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) ai fini del calcolo dell’ISEE. Una volta verificato che l’ISEE rientra nelle soglie prestabilite, l’INPS – nel rispetto della normativa in materia di protezione dei dati personali – provvede a inviare le informazioni necessarie al Sistema Informativo Integrato gestito da Acquirente Unico S.p.A., che, a sua volta, si occupa di intercettare i fornitori di energia elettrica e gas di chi ha diritto.

I fornitori sono tenuti ad applicare lo sconto nella prima bolletta utile successiva al 1° luglio, per un importo comprensivo di eventuali quote maturate nei sei mesi precedenti del 2021. L’importo dello sconto varia in funzione del numero dei componenti della famiglia anagrafica. In concreto, per l’energia elettrica, l’importo del bonus può variare da un minimo di 128 euro a un massimo di 177 euro l’anno. Per il gas, invece, l’importo varia anche in funzione della zona climatica e della tipologia di utilizzo (per riscaldamento piuttosto che per acqua calda sanitaria o uso cottura) e può andare da un minimo di 30 euro a un massimo di 245 euro annui.

Con l’operatività del meccanismo automatico di erogazione del bonus energia elettrica e gas si attua una vera e propria semplificazione dell’iter per l’ottenimento del beneficio stesso che, già presente dal 2008, incontrava il limite di richiedere la “proattività” del consumatore, chiamato ad attivarsi personalmente per presentare la domanda di ammissione al beneficio e per rinnovarla di anno in anno. Come risultato, fino al 2020 solo un potenziale beneficiario su tre godeva in concreto dell’agevolazione. Una vera e propria rivoluzione, dunque, in grado di segnare un decisivo passo avanti nella lotta contro il fenomeno della povertà energetica, “sfruttando” le potenzialità delle banche dati e le infrastrutture digitali esistenti.

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