I coralli del Mediterraneo sopravvivono ai cambiamenti climatici

Due ricercatori hanno scoperto la “strategia di sopravvivenza” messa in atto dai coralli di fronte alle ondate di caldo eccezionali in Spagna

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I cambiamenti climatici stanno portando a una perdita della biodiversità senza precedenti ma alcune specie, sia animali che vegetali, hanno trovato il modo per contrastare l’aumento delle temperature e hanno sviluppato delle strategie di sopravvivenza che gli consentono di far fronte alle mutate condizioni climatiche. È il caso dei coralli del Mediterraneo, che sono letteralmente rinati benché si pensasse che fossero morti a cause delle eccezionali ondate di caldo.

La scoperta è stata effettuata da un team di scienziati effettuata nel corso di una spedizione nei pressi delle isole spagnole di Columbretes, arcipelago vulcanico disabitato nella provincia di Castellón. Lo studio, riportato sulla rivista Science Advances, è stato condotto dal ricercatore tedesco Diego Kersting e dalla collega spagnole Cristina Linares, e ha analizzato 243 colonie di coralli della specia Cladocora caespitosa.

Nei 16 anni di studio, i due esperti ne avevano documentato quasi unicamente la mortalità, dovuta all’innalzamento delle temperature del mare. La recente scoperta, che ha lasciato particolarmente sorpresi gli scienziati, è che alcuni coralli hanno sviluppato invece una “strategia di sopravvivenza” di fronte ai cambiamenti climatici.

Le colonie di coralli sono costituite da minuscole creature chiamate polipi, che con il tempo costruiscono, sulla base del loro corpo molle, uno scheletro di carbonato di calcio (calcare). “Un giorno abbiamo cominciato ad osservare dei polipi viventi in alcune colonie che credevamo completamente morte”, ha spiegato Kersting, che però avverte: “È fondamentale bloccare i cambiamenti climatici”.

Molti coralli hanno adottato la stressa strategia. Gli scienziati hanno infatti evidenziato che nel 38 per cento dei casi essi si erano prima ritratti per poi abbandonare i vecchi scheletri e, nel giro di qualche anno, svilupparne dei nuovi. La speranza degli scienziati è che il fenomeno possa riprodursi anche altrove, a partire dalla Grande barriera corallina in Australia.

Tuttavia, Kersting sottolinea come la buona notizia non debba far pensare che il problema della sopravvivenza dei coralli di fronte al riscaldamento globale sia risolto: “Le ondate di caldo eccezionali si moltiplicano ormai nel Mediterraneo così come altrove nel mondo. Ogni volta che ciò accade, tra il 10 e il 15 per cento della copertura corallina viene ucciso. È chiaro perciò che occorre fermare i cambiamenti climatici”. Altrimenti, anche la sorprendente reazione dei coralli “non potrà bastare”.

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