Orti urbani, coltivare la terra è tornato di moda

Aumentano gli appezzamenti comunali curati dai cittadini

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Gli orti urbani sono cresciuti di pari passo con la maggiore attenzione verso ciò che mangiamo e il desiderio di una vita più salutare, a contatto con la natura. Coltivare la terra sembra essere tornato di moda anche in città, dove per promuovere lo sviluppo sostenibile e una rete di economia solidale si è puntato molto sulla realizzazione di spazi coltivabili, dove ognuno può produrre ciò che consuma.

Un orto urbano è uno spazio verde di proprietà comunale e di dimensione variabile la cui gestione è affidata per un periodo di tempo definito ai singoli cittadini o alle associazioni. Non si coltivano soltanto frutta e ortaggi ma spesso anche fiori. Queste realtà sono dislocate un po’ ovunque all’interno delle città e più spesso in periferia.

Oggi, in Italia, stando a una proiezione della Coldiretti su dati Istat del 2017 (l’ultima disponibile), gli appezzamenti urbani coprono già 3,3 milioni di metri quadrati del territorio nazionale. Oltre il 50 per cento di questa superficie coltivata – 1,9 milioni di metri quadrati – si trova nei capoluoghi di provincia. Nelle 75 città che hanno avviato l’esperienza di orti urbani (erano 57 nel 2015), l’estensione è aumentata del 51 per cento in 5 anni.

Sarebbe un errore pensare che si tratti solo di pensionati o di famiglie indigenti, alla ricerca di un risparmio. Sempre stando a Istat/Coldiretti, quasi un italiano su due, per l’esattezza il 46,2 per cento, è un hobby farmer, ovvero si dedica alla coltivazione in proprio, negli orti o sui terrazzi o nei giardini condivisi. La grandezza media di un orto comunale è 20 metri quadrati, che viene assegnato gratuitamente. La spesa di gestione per sementi e attrezzi non supera i 250 euro annuali.

I vantaggi degli orti urbani sono numerosi e vanno dalla riscoperta del valore della terra, alla promozione di uno stile di vita sano e di un’alimentazione biologica, dall’aspetto sociale ed economico a quello ambientale. Promuovono la biodiversità e ci permettono di portare in tavola frutta biologica e senza pesticidi. Per dare l’idea dell’efficienza di un orto urbano, ricordiamo che bastano circa 10-20 metri quadrati di terreno per produrre sufficiente verdura per una persona per un anno intero.

Inoltre, gli orti urbani fanno bene alla regolazione del microclima locale, per il quale l’aumento delle aree verdi è un toccasana. In un momento in cui si rende necessario agire per contrastare i cambiamenti climatici, la piantumazione di alberi e gli orti in città offrono uno strumento semplice ma prezioso per aiutare l’ambiente.

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