Plastic Free, a piedi lungo la Via degli Dei per raccogliere plastica

Paolo Monesi, referente dell'associazione, camminerà da Bologna a Firenza per sensibilizzare anche i camminatori a migliorare l'ambiente

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Foto dalla pagina Facebook di Plastic Free

Percorrere a piedi la “Via degli Dei”, da Piazza Maggiore a Bologna a Piazza della Signoria a Firenze, per raccogliere la plastica gettata a terra. È l’impresa sostenibile di Paolo Monesi, referente dell’associazione Plastic Free Odv Onlus per l’Alto Polesine e Provincia di Mantova che mercoledì 12 agosto è partito dalla città emiliana per percorrere i 130 km che la dividono dal capoluogo toscano. ​

Paolo, che non è nuovo a questo tipo di imprese avendo già percorso il Cammino di Santiago nel 2019 e parte della Via Francigena nel 2020, ci tiene a mettere in evidenza che, oltre l’aspetto sportivo ed escursionistico della traversata appenninica, “lo scopo è quello di sensibilizzare e diffondere un messaggio ecologico anche all’interno di un trekking di più giorni” e annuncia che “la novità è la raccolta dei rifiuti plastici che effettuerò lungo il cammino per depositarli poi nei luoghi opportuni e facilitarne il corretto smaltimento”. Inoltre, Paolo incontrerà​ gli altri referenti e associati delle province di Bologna e Firenze con i quali organizzerà raccolte locali. Con la sua azione il “camminatore-raccoglitore” conta infatti di “sensibilizzare gli altri camminatori e coinvolgerli occasionalmente nelle raccolte per tratti più o meno brevi del percorso”.

​“L’intento di qualsiasi camminatore-raccoglitore – spiega Paolo Monesi – è quello di migliorare l’ambiente in cui solitamente effettua le proprie passeggiate eliminando i rifiuti che incontra sui propri passi nell’intento di fare la propria parte per migliorare l’ambiente iniziando dal ridurre la propria ‘impronta ecologica'”! Infatti – aggiunge -, “così come un pescatore dovrebbe per primo imparare a proteggere il mare di cui vive, anche l’escursionista sportivo o amatoriale dovrebbe rispettare e salvaguardare la natura che è lo scenario dei propri percorsi”.

Ed è proprio su questo concetto, che in tutto il mondo si stanno sviluppando interessanti fusioni virtuose tra diverse discipline sportive e azioni ecologiste. Tanto che dalla Svezia alcuni anni fa è stato coniato il termine di Plogging per definire quella disciplina che prevede il correre (o camminare) raccogliendo i rifiuti lungo il proprio percorso.

“Si sta sviluppando sempre più la consapevolezza – aggiunge – che i rifiuti plastici nell’ambiente hanno una biodegradabilità lunghissima ed è necessario che siano rimossi ogni qualvolta sia possibile. Unire lo sport amatoriale, con il mantenimento della salute e con il miglioramento dell’ambiente che ci circonda è una splendida realtà a cui mi auguro che sempre più persone possano avvicinarsi facendo così con soddisfazione la propria piccola parte”.

​Chiunque – spiega l’Associazione Plastic Free – può raggiungere Paolo e partecipare al trekking per tratti brevi o lunghi e aiutarlo nelle raccolte. Il Trekking di Paolo ha inizio nel centro di Bologna per salire subito lungo il famoso porticato verso il Santuario di San Luca, da sempre punto panoramico di Bologna, per poi raggiungere, costeggiando il corso del fiume Reno e il tracciato dell’autostrada A1, le colline sopra Sasso Marconi, e da li proseguire fino ad attraversare il famoso Passo della Futa da cui si scende verso la valle del Mugello ed infine dalle colline di Fiesole iniziare ad ammirare il profilo del centro storico di Firenze. Il tutto è previsto completarsi in un totale di 5 giorni con arrivo domenica 16 agosto nel capoluogo toscano.

​ Sarà possibile seguire Paolo durante il percorso tramite le pagine social dell’associazione Plastic Free e nelle stories Instagram.

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