Giornata nazionale degli alberi: il 21 novembre si celebra la natura

Il 21 novembre è la Giornata nazionale degli alberi. Questa celebrazione dal 2013 promuove la tutela dell’ambiente e il rispetto per la natura

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Aiutano a mitigare la calura estiva, regolano il flusso delle acque piovane, aumentano il valore degli immobili, assorbono CO2 contrastando così il cambiamento climatico, trattengono numerose sostanze inquinanti, contengono l’inquinamento atmosferico e acustico, creano preziose zone d’ombra, sono l’habitat ideale per tante specie di uccelli e piccola fauna selvatica. Popolano parchi, giardini pubblici, viali, aiuole e orti, rendendo più belle le nostre città.

Sono gli alberi, esseri viventi vitali per la nostra sopravvivenza, a cui oggi 21 novembre si dedica la Giornata Nazionale degli Alberi, istituita come ricorrenza nazionale con una legge del 14 gennaio 2013, n. 10 della Repubblica Italiana (Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani) entrata in vigore dal febbraio 2013, ma che affonda le sue radici, è proprio il caso di dirlo, nel lontano 1898 per iniziativa del ministro della Pubblica istruzione Guido Baccelli.

L’obiettivo della ricorrenza è quello di valorizzare l’importanza del patrimonio arboreo e di ricordare il ruolo fondamentale ricoperto da boschi e foreste. La giornata prevede anche numerose iniziative concrete volte alla riqualificazione del verde urbano e alla valorizzazione degli spazi pubblici, come la messa a dimora di nuovi alberi.

Di recente gli alberi sono stati oggetto di un importante provvedimento da parte del Governo. Il “Decreto clima”, infatti, con un emendamento presentato dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa, stanzia 30 milioni per finanziare, in due anni, progetti di forestazione urbana. Per gli alberi, però, la vita nei centri urbani non è sempre facile: secondo molte amministrazioni locali rappresentano “un rischio per la pubblica incolumità” o tolgono spazio a strade e parcheggi.

Non è stato sempre così. La celebrazione, se non addirittura il culto degli alberi, ha origini molto antiche, già nella primissima epoca romana gli alberi erano protetti anche per motivi religiosi ed era consuetudine consacrare i boschi al culto delle divinità dell’epoca. In qualche modo i romani furono i precursori dell’attuale Giornata nazionale degli alberi ed effettuavano pubbliche piantagioni, imitando le usanze ancora più antiche dei greci e dei popoli orientali presso i quali erano già diffuse la pratica dell’arboricoltura e dell’impianto di boschi.

Gli alberi sono tra gli esseri viventi più antichi del pianeta, si ritiene che l’organismo vivente più vecchio conosciuto sia un abete rosso le cui radici hanno 9.550 anni. Le radici dell’albero, trovato in Svezia da un gruppo di botanici dell’Università di Umea, sarebbero nate durante l’ultima glaciazione e sono ancora al loro posto, a scrutare quasi con alterigia la deriva del mondo. Chissà quanto dobbiamo apparire insignificanti ad un organismo così antico che ha assistito a milioni di cicli vitali.

Proteggere gli alberi e piantarne di nuovi è fondamentale per migliorare la qualità della vita e il benessere delle persone, ma anche per ridurre le emissioni, prevenire il dissesto idrogeologico e proteggere il suolo, migliorare la qualità dell’aria e la vivibilità degli insediamenti urbani.

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