Inquinamento in città, camminare a piedi riduce i rischi per la salute

In città è meglio camminare a piedi piuttosto che in macchina: si riducono i rischi per la salute derivanti da polveri sottili e tubi di scarico delle auto

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Camminare in città fa bene alla salute? Pare proprio di sì, nonostante i livelli di inquinamento siano decisamente più alti che in montagna. Pare, infatti, che l’abitacolo dell’automobile non ci protegga dall’inalare le polveri sottili e i fumi dei tubi di scarico, mentre camminare riduce i rischi per la salute derivanti dall’esposizione alle sostanze nocive.

Si calcola che ogni anno l’inquinamento dell’aria uccida nel mondo circa 3 milioni di persone, più di influenza, malaria e AIDS messe insieme. Il killer silenzioso assume la forma delle invisibili polveri sottili PM10 e soprattutto delle ancor più piccole PM2.5.

A partire dal 2008 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha monitorato sistematicamente l’aria dei principali centri urbani del pianeta raccogliendo i dati relativi a 3000 città in 103 paesi. Il quadro che ne esce è abbastanza desolante. L’80% delle città monitorate ha un livello medio di particolati superiore al limite massimo indicato come soglia di allarme. Il 98% per cento delle città di paesi in via di sviluppo con più di 100 mila abitanti non adotta le misure consigliate per ridurre l’inquinamento, percentuale che scende al 56% nel caso dei paesi sviluppati.

Ogni anno nuovi studi confermano gli effetti nefasti dell’inquinamento industriale e da traffico di veicoli a motore. In alcune aree del mondo, India e in Cina in particolare, moltissime città sono ai primi posti nelle poco ambite classifiche delle città più inquinate del pianeta. I particolati non sono gli unici agenti a rischio di salute in città.

La situazione in Italia

In una classifica stilata dall’OMS riguardo le 50 città europee più inquinate per concentrazione di PM2.5, l’Italia è l’unico paese occidentale presente con tre comuni – Soresina, Settimo Torinese e Brescia – risultando il quarto paese più inquinato dell’Unione Europea dopo Polonia, Bulgaria e Repubblica Ceca, con concentrazioni complessive in pianura padana simili a quelle dei più inquinati paesi dell’Est.

Leggendo questi dati, è facile pensare che camminare i città non faccia bene, anzi. Invece, secondo uno studio del Centre for Diet and Activity Research (CEDAR) dell’Università di Cambridge del 2016, i benefici per la salute che derivano dall’utilizzo della bicicletta o dal camminare superano i rischi relativi all’inalazione di sostanze nocive in gran parte delle città del mondo, incluse molte di quelle in cui unanimemente esiste un allarme inquinamento.

La conclusione a cui è arrivato il team internazionale di ricercatori coordinati dalla prestigiosa università inglese è che solo l’1% delle città del mondo presenta livelli talmente elevati di inquinamento che il biking o il muoversi a piedi potrebbero peggiorare la salute di una persona.

Nel 99% delle altre città che rimangono è possibile pedalare o passeggiare con beneficio per la salute almeno fino a due ore al giorno, nel caso peggiore.

Rischi vs Benefici: meglio andare a piedi

Gli studiosi di Cambridge hanno cercato di quantificare il rischio e il beneficio in rapporto alla durata dell’attività fisica. Prendendo in considerazione Delhi, una delle città più inquinate al mondo – circa 20 volte Londra e 10 volte Milano – sono arrivati alla conclusione che si dovrebbe pedalare più di cinque ore alla settimana prima che i rischi di inquinamento superino i benefici per la salute. Per la precisione sono individuati due criteri di durata. Una periodo di tempo oltre il quale il movimento non comporta benefici e uno oltre il quale l’inquinamento torna ad essere nocivo.

Chi va a piedi ha benefici fino a 90 minuti al giorno, mentre non ne riceve più fino a 6 ore al giorno, tempo oltre il quale l’inquinamento è di nuovo dannoso. Se volessimo riportare a noi questi dati potremmo dire che in una metropoli come Milano o Roma si può camminare con beneficio per almeno una decina di ore, cioè camminare fa bene sempre.

La conferma arriva da un altro studio, condotto dall’Università belga di Hasselt che ha come obiettivo verificare chi fosse maggiormente esposto all’inquinamento tra coloro che si spostano a piedi, in bicicletta, in auto o in bus. I soggetti maggiormente esposti a sostanze inquinanti risultarono quelli in auto – al volante e passeggeri – e sui bus. In particolare chi va in bici o a piedi risulterebbe esposto in misura del 50 per cento inferiore a chi sta in un veicolo.

Questo non significa che sia meglio camminare in città piuttosto che nel verde ma solo che, potendo scegliere, quando si è costretti a spostarsi in città è meglio farlo a piedi piuttosto che in auto.

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