Vantaggi fiscali per imprenditoria verde e chi inquina meno: ecco il nuovo decreto di Costa

Il ministro dell'Ambiente ha annunciato una serie di riforme sui cambiamenti climatici, sui vantaggi fiscali per chi utilizzerà l’energia pulita e un supporto alle famiglie che adotteranno una svolta green

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“Dobbiamo osare, non abbiamo alternative”. Con queste parole Sergio Costa, riconfermato ministro dell’Ambiente nel governo Conte bis, annuncia sui social una serie di riforme che porterà al tavolo del prossimo Consiglio dei ministri. Un decreto legge sui cambiamenti climatici, sui vantaggi fiscali per chi utilizzerà l’energia pulita e un supporto alle famiglie che adotteranno una svolta green, inquinando meno.  

“Questo governo ha messo al centro l’ambiente e su questa linea sono concordi tutte e tre le compagini di governo – scrive il ministro su Facebook – Bene, ora i fatti. Dobbiamo costruire la strada per abbandonare l’attuale sistema di gestione dei rifiuti. Un sistema basato sull’incenerimento, un sistema costruito sulla quantità, un sistema stressato e al collasso. Continuare in questa direzione è fallimentare sia economicamente che socialmente. Durante lo scorso anno abbiamo strutturato la filiera dell’economia circolare, creando una specifica competenza nel ministero: oggi nel mio dicastero c’è un gruppo di persone che se ne occupa, ieri no. Non basta, chiaramente ma dobbiamo fare in modo che l’intero sistema funzioni. Ho già firmato alcuni decreti end of waste (penso a quello dei pannolini), ora l’obiettivo è andare avanti come treni”.

L’obiettivo è ambizioso ma Costa ribadisce la necessità di lottare a favore dell’ambiente: “Voglio portare al primo Consiglio dei ministri un decreto legge sui cambiamenti climatici, sarà il primo decreto di questo tipo EUROPEO. Non è più il tempo di dire “possiamo farlo” ma “DOBBIAMO farlo”. Con questo decreto imporremo la svolta verde a imprese, famiglie e consumatori”.

Un’altra priorità è quella delle bonifiche. “Non è accettabile che le bonifiche in Italia si trasferiscano di generazione in generazione. Ci sono bonifiche tramandate da padre a figlio. 30/40 anni per una bonifica non è solo un’ingiustizia, ma una vergogna. Chiaramente ci sono bonifiche più complesse di altre, penso a Napoli est, al fiume Sarno, alla Valle del Sacco, o Brescia… ma i tempi devono essere più brevi, di almeno un terzo”.

Nel suo post, il ministro Costa parla anche di Terra dei fuochi: “Abbiamo lavorato tantissimo per il contrasto alla Terra dei Fuochi, ma questa estate ci dice che ancora non basta. Ieri mentre ero al Quirinale per il giuramento, al ministero c’è stata una riunione tecnica con i comuni della terra dei fuochi, le province, la regione e i dirigenti del Mattm. È stato un momento importante perché ha individuato una serie di problematiche da risolvere, alcune di competenza dei comuni, altre della regione e del ministero. Insieme ce la faremo”.

Insomma, la voglia di fare bene è tanta ma occorre la collaborazione di tutti: “Il Ministero c’è. Ma ognuno deve fare la propria parte. Ieri la prima cosa che ho fatto è parlare con il neoministro dell’Interno e gli ho chiesto di aiutarci. Mi ha risposto “io ci sto”. Se remiamo tutti verso questa direzione, si può fare e si farà. È il momento di gettare il cuore oltre l’ostacolo”.

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